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Compie reato l’ex marito che si introduce nella casa familiare assegnata alla moglie

Il Tribunale di Padova con sentenza del 01 febbraio 2012 ha stabilito che l’ex marito che si introduce furtivamente nella casa assegnata all’ex moglie per mangiare e lavarsi, che vive nella cantina dell’abitazione e cambia le chiavi, commette il reato di molestia e violazione di domicilio. La vicenda posta all’attenzione dei giudici era in sé anomala ma di fatto non così infrequente. Il marito a seguito della separazione era rimasto privo di una casa non potendosi permettere nemmeno un affitto. Infatti la casa coniugale era sempre gravata da un mutuo che il marito pagava regolarmente a tutela dei figli ed inoltre questi doveva versare un contributo al mantenimento per i figli. Alla fine del mese il marito non ci arrivava e quindi decideva di vivere clandestinamente in cantina della casa familiare che però era stata assegnata alla moglie. Inoltre l’ex marito approfittava delle assenze della ex moglie per salire al piano superiore per mangiare e lavarsi. L’ex moglie una volta accortasi del fatto denunciava l’ex marito il quale veniva condannato ad un anno e mezzo di reclusione in quanto colui che si introduce nell’abitazione altrui dopo aver sostituito la serratura della porta integra il reato di violazione di domicilio aggravato dalla violenza sulle cose.

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