A quale giudice debbo rivolgermi per fare causa alla banca ?

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A quale giudice debbo rivolgermi per fare causa alla banca?

A quale giudice debbo rivolgermi per fare causa alla banca? Questa è spesso una domanda, insieme a quella del tempo,  che viene fatta da chi vuole proporre una causa contro una banca.

Infatti, un problema rilevante che spesso si verifica nella pratica commerciale consiste nella identificazione del giudice competente a decidere una azione giudiziaria avente ad oggetto un credito.
Come si risolve questo problema?

La competenza: una questione da non sottovalutare

La competenza giuridica non è questione di proprio conto. Si pensi ad un soggetto che abita, ad esempio, a Lucca e la controparte invece ha sede a Milano. Si capirà che fare una causa a Lucca anziché a Milano ha la sua bella differenza sia in termini di costi, praticità, perdita di tempo ecc.
Quando si tratta di banca il tema che ci interessa è quello delle obbligazioni pecuniarie.
L’articolo che ci interessa, pertanto, è l’art. 1182 c.c.
Secondo alcuni la norma parla di obbligazioni pecuniarie sorte originariamente come tali; secondo altri tale articolo si applica anche alle obbligazioni che non sono nate come obbligazioni pecuniarie ma lo sono divenute successivamente: si pensi al danno che va riparato economicamente.

Le diverse interpretazioni dell’art. 1182 c.c.

Secondo una prima interpretazione solo alle obbligazioni già pecuniarie si applica il foro del creditore, mentre per le altre obbligazioni si dovrebbe applicare il foro del debitore.
La Cassazione è intervenuta sul punto sostenendo che “ le obbligazioni pecuniarie da adempiersi al domicilio del creditore, secondo il disposto dell’art. 1182 c.c. comma 3 sono – agli effetti della mora ai sensi dell’art. 1219 c.c. comma 2 n. 3, sia della determinazione del forum destinatae solutionis ai sensi dell’at. 20 c.p.c. ultima parte, esclusivamente quelle liquide, delle quali ciò il titolo determini l’ammontare, oppure indichi i criteri per detereminarlo senza lasciare alcun margine di scelta discrezionale e i presupposti della liquidità sono accertati dal giudice ai fini della competenza allo stato degli atti secondo quanto dispone l’art. 38 c.p.c. ultimo comma”.
Per liquide si intendono, appunto, le somme che sono già quantificate e non da quantificare.
La competenza, pertanto, deve essere determinata al domicilio del creditore in quest’ultimo caso.

Le clausole vessatorie nei contratti bancari

Spesso, poi, nei contratti bancari è inserita una clausola vessatoria che determina il foro competente nel caso di azioni giudiziarie.
Solo nel caso in cui il soggetto contraente sia un consumatore potranno valere le regole di competenza dettate dal codice del consumo e quindi instaurare la causa nel luogo in cui il consumatore ha la propria residenza.

Ma quindi, a quale giudice debbo rivolgermi per fare causa alla banca?

Dipende dalle situazioni e cioè prima di tutto se si è consumatori o meno e sarà necessario leggere il contratto e valutare se vi sono i margini per instaurare una causa nel foro di competenza del cliente e se ciò è conveniente.

Ma il Tribunale più vicino è sempre quello più conveniente?

Una causa contro una banca è una azione di strategia che inizia proprio dalla competenza.

Non sempre, infatti, il foro più vicino è quello conveniente questo in quanto se si è a conoscenza che un tribunale ha indirizzo filobancario è consigliabile, se possibile, fare la causa altrove anche se più disagevole.

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