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I giochetti della Telecom….

I giochetti della Telecom ovvero come spillare i soldi ai consumatori.

Questo post è una denuncia contro i comportamenti che la Telecom mette in atto nel caso si voglia disdire il contratto per vari motivi: comportamenti che a definirli scorretti è dire veramente poco.

Carte alla mano….procediamo per punti.

La sig.ra Giannoni vende la propria casa al sottoscritto nel mese di marzo 2015. La stessa era intestataria del numero di telefono 0584/340869 ed al momento della vendita non fece disdetta in quanto in tale contratto sarebbe dovuto subentrare il sottoscritto.

Essendo subentrato negli altri contratti ( Enel, Gaia, Eni ecc.) con una semplice telefonata avrei creduto che lo stesso potesse accadere con la Telecom .

Mai previsione fu più sbagliata!

Dopo svariate telefonate, richieste scritte da parte mia e della Giannoni, con il trascorrere ovviamente del tempo alleato inseparabile dei giochini Telecom, quest’ultima ci comunicò che era impossibile il subentro ma che avrei dovuto attivare una nuova linea. La cosa mi sembrava e mi sembra a dir poco assurda visto che debbo disdire una linea già esistente e poi richiedere una nuova linea, nuovo allaccio, nuovo intervento del tecnico previo appuntamento per poi avere la stessa cosa che avevo prima solo con un numero diverso.

Ma quando si parla di Telecom la logica va lasciata stare, almeno la logica di come la intendiamo noi, perché per Loro una logica in tutto questo c’è !

Avendo quindi un nuovo numero di telefono la Giannoni telefonò alla Telecom facendo presente che la linea non era più attiva e quindi chiedendo disdetta della linea: era settembre 2015.

Tutto a posto, rispondeva l’operatore di turno….non si preoccupi , ora dovrà pagare quest’ultima bolletta e poi basta.

Arriva quindi la bolletta di settembre di euro 45,55 che visto anche l’addebito bancario viene pagata regolamente.

Ma ecco che ad ottobre arriva una nuova bolletta…inaspettata.

La Giannoni telefona al 187 e l’operatore fa presente che sulla linea oramai non più attiva era presente la connessione internet con fibra ottica e questo rendeva tutto più complicato ma che comunque la cosa, seppur più lunga si sarebbe risolta.

La Giannoni pagò anche ottobre e novembre quando, scocciata decise di inviare una lettera di formale disdetta al n. di fax 800.000.187 in data 15 dicembre 2015.

La disdetta venne inviata via fax al numero di cui sopra in quanto con la bolletta  dell’11 dicembre 2015 era allegato un documento denominato “ Telecom Italia Informa” nel quale si faceva riferimento che erano state apportate modifiche delle condizioni generali del contratto Offerta Fibra e che il cliente poteva recedere dal contratto ai sensi dell’art 70 comma 4 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche senza costi, dandone comunicazione scritta entro il 31 gennaio 2016 a Telecom Italia all’indirizzo postale indicato sulla fattura o via fax al numero 800.000.187. Si specificava chiaramente che per la comunicazione di recesso per mancata accettazione di variazioni unilaterali delle condizioni non era obbligatoria l’invio tramite racc.ta a.r essendo previsto anche l’invio tramite fax ( dovendosi comunque allegare un documento di identità in fotocopia del titolare del contratto).

Seguendo alla lettera queste indicazioni la Giannoni inviò pertanto il 15 dicembre fax dove si specificava la volontà di recedere dal contratto in quanto non solo la linea non esisteva più ma anche in quanto non si accettavano le condizioni di modifica del contratto.

Delle due l’una! Non si poteva scappare! Il recesso anche a seguito delle modifiche delle condizioni contrattuali non poteva non avvenire.

Si allegava al fax fotocopia fronte/retro del documento di identità.

 bolletta 11 dicembre 2015       telecom Informa            lettera 15 dicembre

Per scrupolo, dopo l’invio del fax, qualche giorno dopo, si telefonava al 187 e l’operatore di turno dichiarò che era tutto a posto che poiché la lettera era stata inviata il 15 dicembre si sarebbe dovuta pagare l’utenza sino a metà dicembre. Ovviamente inutili le rimostranze fatte con le quali si faceva presente che il contratto era già stato disdetto telefonicamente e che era da settembre che la linea era disattivata. Si pagava per cosa?

Iniziando a capire che forse la Telecom non aveva ancora studiato il basilare principio della buona fede contrattuale forse fermandosi al capitolo dei diritti reali che, almeno nel libro di testo universitario che era in uso ai miei tempi, precedeva i capitoli dedicati alle obbligazioni e contratti si inviò una racc.ta in data 17 gennaio 2016 con cui si ribadiva la volontà di recesso del 15 dicembre e si richiedevano i canoni pagati con addebito per un servizio inesistente.

Lettera 17 gennaio 2016

 

UnknownE qui arriva il bello…..se fosse nello spettacolo la Telecom dovrebbe aprire un circo

In data 27 gennaio 2016, credendo che fosse tutto a posto, arrivava inaspettatamente una lettera della Telecom dove si faceva presente che a seguito della richiesta del 17 gennaio 2016 la stessa non poteva essere presa in considerazioni in quanto la documentazione non era sufficiente?!?!?! Si richiedeva la stessa documentazione che era già stata inviata ?!?!?!

 

 

 

lettera 27 gennaio 2016

Intanto, vergognosamente, arrivava anche la bolletta per gennaio 2016!!!

bolletta gennaio 2016

Arrivava poi in data 09 febbraio 2016 altra lettera della Telecom intestata ad Avv. Giannone ( questi non avevano nemmeno capito chi era l’avvocato e chi il cliente…) con cui si diceva che per la cessazione della linea era necessaria una richiesta scritta con racc.ta . Il fax. non aveva più valore? Eppure la stessa Telecom aveva chiarito come fosse sufficiente solo il fax per il recesso del contratto.

Unknown

09 febbraio 2016 lettera

Il 13 febbraio 2016 arrivavano poi altre due lettere della Telecom  protocollate una C14740317 e l’altra C14740355 dove si faceva riferimento da una richiesta del 29 gennaio mai avvenuta ed in cui in una si richiedeva nuova richiesta con documento di identità e nell’altra si richiedeva solo e di nuovo il documento di identità in fotocopia.

Intanto la Telecom prelevava i soldi con addebito mensile costringendo poi a levare la domiciliazione bancaria.

Nelle lettera,poi, protocollata C14740355 si faceva riferimento che si poteva inviare il tutto via fax!?!

lettera 13 febbraio 2016                             Ecco la seconda lettera del 13 febbraio 2016

Parlando con un operatore del 187 e spiegando le varie vicissitudini questo ammetteva che la Telecom era solita fare questi giochini per prolungare il contratto e pretendere il pagamento delle bollette non dovute garantendo che avrebbe provveduto alla cessazione della linea .

E così finalmente è stato!

Ma la storia non è ancora finita in realtà in quanto si sta promuovendo causa alla Telecom per comportamento contrario a correttezza e buona fede chiedendo la restituzione  di tutti i canoni pagati in più e il risarcimento dei danni.

Ora ci divertiremo……..con la richiesta danni!images-1

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73 commenti su “I giochetti della Telecom….”

  1. Buona sera io ho lo stesso problem, non riesco a farmi sentire dalla telecom e fare una chiusura della linea che ormai sono 8 mesi che va avanti con le bollette non pagate che si accumulano.
    Ho inviato una raccomandata AR di chiusura della linea in data 26 ottobre 2017 di cui ho avviso di ricevimento conservato a casa timbrato da tim il 2 novembre 2017.
    In seguito ho inviato altri segnalazioni tramite fax oppure call center ma non sono riuscito a risolvere niente.
    Mi potete aiutare? Quanto mi costa?

    Rispondi
    • Non le parlo di costi perché non voglio prendere del denaro con azioni che una persona può compiere da sé e con risultati identici. Le dico questo perché nel caso di telefonia é obbligatoria la conciliazione presso la Corecom ( potrà cercare la sede di competenza su internet) e dovrà presentare domanda con i moduli che troverà online. Nel 90% dei casi le controversie si risolvono in questa,sede. Solo qualora non riuscisse la conciliazione ci sarà bisogno di una azione legale e si potrà parlare di costi , ma prima non riterrei corretto prenderle del denaro .

    • Salve febbraio 2018 un calla Center ci contatta per una promozione solo fibra, interessati per questioni di studio chiedo se il modem in nostro possesso possa essere utilizzato mi dicono di si e prendiamo un appuntamento con il tecnico che viene ma non può fare nulla per via del modem inadatto.Richiamo l’operatrice che non mi da spiegazioni.Da li una serie di bollette intestate a mio figlio che non intendo pagare per un servizio che non ho,mi è arrivata una lettera Dove minacciano di iscrivere mio figlio nella centrale rischi.Ieri mi hanno nuovamente chiamata per la risoluzione delle fatture.Vorrei fare una denuncia cosa mi consigliate???

    • Deve prima di tutto contestare per scritto la situazione chiedendo lo storno delle fatture: mi raccomando con pec o racc.ta ricevuta di ritorno. Dopodiché può adire direttamente la Corecom ( sul sito della Corecom trova tutti i dati per fare la segnalazione e dove indirizzarla)

  2. buongiorno, per me sta andando nella stessa maniera, chiamato il 187 il 30.11.2017 per disdetta, veniamo chiamati dicendo tutto a posto da lunedì stacchi pure l’apparecchio, le arriverà una fattura con l’ultimo addebito.
    il 13.12 .2017.
    non fidandomi dell’operatore invio un fax al 800-000187 (come scritto da telecom che avrà valore legale) con richiesta di disdetta allegando i documenti richiesti.
    pensavo di essere a posto.
    Avevo l’addebito con il RID e non ci ho fatto più caso.
    dopo qualche mese controllo i movimenti e vedo che continuo a pagare un fisso che non esiste più.
    Comincio a chiamare e qui inizia il circo…
    operatore cl 240 , errore nostro ci scusi provvdiamo
    operatore cl 027 aperto reclamo 3-29492537
    operatore VR 802 risulta una sospensione di 4 mesi (si può chiedere una disdetta per 4 mesi?)
    intanto passa gennaio febbraio e marzo
    sospendo il rid in banca e rimanda una disdetta con raccomandata con inserito tutto quello che ho detto finora chiedendo disdetta immediata e restituzione delle somme.
    conclusione:
    mi arriva una fattura spedita il 2 agosto di aprile maggio e giugno per somme non pagate con sollecito di pagamento a seguito disdetta contratto con pagamento entro 15 giorni dalla spedizione.
    intanto sul telefonino messaggio …abbiamo emesso la fattura di TIM….
    che cavolo devo fare????

    Rispondi
    • La mancata chiusura della pratica da parte della Telecom a seguito di sua regolare disdetta è dovuta a negligenza da parte della compagnia telefonica che, a mio avviso, procede nel modo descritto proprio per appositamente,addebitare spese non dovute. Quindi la somma richiesta non dovrà essere pagata visto che lei ha disdetto regolarmente il contratto e qui avrà due strade da seguire.
      La prima è fare ricorso alla Corecom e risolvere in via conciliativa la situazione.
      La seconda è attendere che si muova la Telecom e le richieda ufficialmente con atto giudiziario la somma, opponendosi a tale richiesta.
      Ricordo che la conciliazione in queste pratiche è comunque obbligatoria e poichè nell’80% dei casi in Corecom la situazione si risolve questa potrebbe essere la soluzione piu rapida per risolvere il problema. Scrivere alla Telecom e telefonare sperando che risolvano la situazione , a mio avviso, una perdita di tempo ed è utile solo per procurarsi le prove del corretto agire in giudizio.

  3. io ho inviato disdetta telefonica Tim oggi 16/10/2018 tramite raccomandata A/R e relativa fotocopia documento, mi auguro di non vivere se stesse vicissitudini. Io ho solo linea fissa e apparecchio telefonico in comodato d’uso. Il motivo e’ per le modiche contrattuali operate da Tim e la stessa societa’ mi ha inviato insime all’ultima bolletta foglio dove viene recitato la possibilita’ di recedere dal contratto senza penali!!!

    Rispondi
    • caro Andrea io ho fatto la disdetta nel mese di ottobre 2018 e la telecom dopo avere pagato per solo sei mesi di utilizzo delle fatture pari a 800€ cmq tutte pagate ma… alla meta di marzo 2019 mi manda un’altra fattura pari a 50 €…. questo mafia deve finire io gli ho detto alla società recupero crediti..interessata dopo che io ho fatto la disdetta e pagato tutto…DICA ALLA TELECOM CHE NON RICEVERA’ MAI PIU UN EURO ABBIAMO GIA DATO E ABBIAMO CHIUSO A OTTOBRE QUESTE 50 € LI REGALO AI POVERI E NON A LORO.

  4. Avrei bisogno di sapere se è legale il modulo di disdetta in uso dagli operatori telefonici e in questo caso della linea fissa adsl Wind Infostrada.
    Sapendo che occorre inviare disdetta tramite raccomandata con un preavviso di 30 giorni, sappiamo che al momento della disdetta il cliente non sa rispondere alle ulteriori richieste indicate nel modulo che chiedono se in pratica si continuerà ad utilizzare il vecchio numero telefonico oppure se sarà costretto ad avere un nuovo numero con il nuovo operatore non avendo al momento della disdetta contattato a tutti gli effetti il nuovo operatore avendo appunto tempo 30 giorni.
    Il modulo di disdetta dell’abbonamento telefonico con queste richieste costringe i clienti a continuare a pagare sempre e comunque due operatori almeno fino a quando il cliente non comunicherà con una seconda raccomandata al vecchio operatore con quale numero sta operando con il nuovo operatore dichiarando guarda caso salvo nullità anche della seconda raccomandata che annulla la prima raccomandata di disdetta inviata a suo tempo in quanto considerata dal vecchio operatore non completa.
    Cordiali saluti.

    Rispondi
    • Le modalità di disdetta debbono essere regolate contrattualmente e quindi bisognerebbe leggere il contratto. Ma a parte questa precisazione non vi può essere una validità di disdetta condizionata ad una richiesta – tra l’altro del tutto inappropriata ai fini contrattuali – che non può essere nemmeno soddisfatta in quanto sconosciuta al cliente. Pertanto il modulo di disdetta di cui sopra non mi pare possa essere considerato valido sotto l’aspetto indicato. Basterà infatti mandare una semplice disdetta e quindi una manifestazione di volontà di non rinnovare il contratto nei termini previsti. Se anche la richiesta del nuovo numero ( che tra l’altro potrei non avere mai) risultasse contrattualmente sarebbe sicuramente una clausola impugnabile non solo perchè vessatoria ma perchè in pratica metterebbe il cliente in una condizione di impossibilità a rispettare quanto richiesto.

  5. Buongiorno, chiedo scusa per il disturbo ma forse può aiutarmi. Io ho dato disdetta il 29 settembre e naturalmente sto vivendo le stesse problematiche. Volevo però sapere, da quando non sono più tenuta a pagare le bollette? Se ho disdetto con pec il 29 settembre, la bolletta di ottobre non la devo pagare per niente? Grazie

    Rispondi
  6. Buon giorno,
    purtroppo mio padre è mancato all’inizio di quest’anno. Subito dopo il funerale, mi sono attivato per procedere alle volture mortis causa per i vari servizi luce, acqua, gas e telefono. Tutto è andato bene finché non sono arrivato ad occuparmi del subentro per Tim Fibra. Effettuo la prima telefonata al 187, tutto sembra ok, l’operatrice prende i dati e mi chiede nei giorni successivi di compilare ed inviare via mail un modulo di subentro. Qualche giorno dopo, prima che io abbia inviato il suddetto modulo, mia mamma viene contattata da TIM per via telefonica che la informa che il subentro non è possibile sulla fibra, senza dare altre informazioni. Nei giorni successivi ricontatto il 187, le informazioni che ricevo sono frammentate e lacunose, cerco così di sentire più operatori in più telefonate per capire meglio se esiste una procedura per qualcosa di inevitabile e naturale come la morte dell’intestatario di un contratto. Capisco, o meglio fatico a capire, ma alla fine capisco, che questa procedura non esiste. Trovo conferma dalle successive ricerche su internet. La strada che mi sembra abbia dato più risultati positivi è quella di procedere con una pec verso TIM per intimarli ad effettuare il subentro. Quello che non mi è chiaro è:
    1. Che tipo di intimazione posso fare? Messa in mora, una diffida generica?
    2. Posso già procedere con una intimazione come questa o prima è necessario procedere inviando modulo di subentro anche già sapendo da quanto comunicatomi da TIM che non adempiranno?

    Grazie

    Rispondi
    • Prima invierei il modulo di subentro e dopo procederei con una diffida ( non messa in mora in quanto la Tim non è morosa ma semmai inadempiente)

  7. Salve,la mia odissea inizia a gennaio 2017…disdetta contratto e linea fissa e internet con fax invio stesso giorno il modem alla sede e sospendo per sicurezza ( e ho fatto bene la domiciliazione nel c,c) per trasferimento al estero….scrivo anche che per ulteriori dettagli se hanno bisogno lascio la mia Pec
    Rientro in Italia dopo 6 mesi e scopro che le bollette continua arrivare! Più lettera di recupero crediti! Faccio 2 reclami scritti PEC nessuno risponde ,faccio reclami telefonici a uno mi dicono che non hanno preso in considerazione il fax perché la bolletta di dicembre 2016 non risultava pagata…certo allora perché non chiedono morosità per un mese? ( perché non vale la pena certo)
    Ottobre chiedo conciliazione corecom
    Udienza fissata dopo 13 mesi a novembre 2018 che in frattempo divento mamma e non riesco a presentarmi!!!!
    A gennaio 2019 contatto tramite Facebook perché non so più come entrare in contatto con loro e chiedo una Pec del ufficio reclam/ legale per risolvere la situazione ….nulla mi dicono di contattare l’uffici Recupero crediti
    Io non voglio pagare cosa non spetta….io li ho detto pago dicembre ,eventualmente gennaio visto che ho inviato la disdetta il 4/01/2017 e eventualmente penali recesso contratto ma non mesi in più per quale non sono io responsabile……nulla non l’interessano e Non mi mandano nessuna Pec dove scrivere…alla Pec che c’è sul sito mai avuto una risposta!
    Domanda :
    Li devo portare io in giudizio??? Ne vale la pena pagare un Avv che giustamente costa di più ,e un professionista lavora e chiaro che costa??? Gli 400 euro rotti che vogliono io non sono disposta a pagare….questo è il loro modus operandi per incassare già ho visto in altri casi
    Devo aspettare che mi chiamano loro in giudizio e allora a quel tempo mi oppongo?
    Esiste per caso il gratuito patrocinio per queste cause?
    Grazie resto in attesa di un vostro cortese consiglio

    Rispondi
    • La sua domanda è il punto focale degli abusi perpetrati dalle compagnie telefoniche. Infatti Loro sanno bene che un giudizio costa e giocano su questo fatto e sulla domanda che giustamente, come lei, molti si fanno: ma per poche centinaia di euro mi vale la pena andare in giudizio?
      Ora va anche detto che se le cose debbono andare come dovrebbero il giudice dovrebbe condannare la compagnia telefonica a corrispondere tutte le spese sostenute dall’utente che alla fine avrebbe anticipato le spese ( anche legali) ma che se le vedrebbe poi riconoscere e restituire e quindi avrebbe agito a costo zero. Nel suo caso lei può o agire in giudizio con una azione di accertamento negativo del credito e chiedere al giudice di accertare che il credito vantato dalla compagnia non è dovuto o attendere una azione della compagnia telefonica a cui poi si dovrà opporre sempre con azione giudiziaria: io consiglieri a questo punto la seconda ipotesi ma tengo a precisare che dovrà essere documentata ogni sua contestazione in quanto altrimenti l’opposizione potrebbe apparire pretestuosa.
      Per il gratuito il reddito annuo non deve superare gli 11.493 euro e quindi nel caso lo superi non potrà in alcun caso accedere a questo istituto.

    • La sua domanda è il cuore su cui si fondano i giochetti delle compagnie telefoniche che conscie che un giudizio consta sanno bene che molte persone desisteranno dal proporre azione pagando la cifra richiesta ingiustamente. V’è da dire però che nel caso di vittoria le spese che si sono anticipate verranno tutte rimborsate e quindi si sarà proposta una azione a costo zero.
      Nel suo caso potrebbe anche agire per chiedere l’accertamento della non debenza della somma richiesta ma, a mio avviso, sarebbe più opportuno attendere una loro azione e opporsi. Il gratuito può chiederlo solo se il suo reddito annuo non supera gli 11.430 euro.

  8. Buongiorno, ho richiesto disdetta della linea Tim approfittando delle clausola sulle modifiche contrattuali.
    Come indicato, ho inviato la richiesta di disdetta entro il 31 ottobre del 2018 tramite il mio profilo sul sito web della Tim.
    A novembre ho ricevuto la fattura per canone e consumi di ottobre e fin qui tutto ok, ma alcuni giorni fa ho ricevuto una bolletta per consumi dall’1 novembre all’8 dicembre, giorno in cui suppongo sia cessata tecnicamente la linea.
    È vero, avrò usufruito della connessione ADSL senza neanche rendermene conto, ma se io in data 30 ottobre ho chiesto di disdire il contratto è giusto che debba pagare un loro ritardo nella disattivazione della linea?
    Grazie per una eventuale risposta

    Rispondi
    • Bisognerebbe leggere cosa dice il contratto che ha sottoscritto a suo tempo perchè può prevedere una penale o un tempo di disattivazione. A parte queste ipotesi non dovrebbe pagare alcunchè ed in quel caso non pagherei la bolletta e la impugnerei con reclamo onde poi eventualmente ricorrere alla Corecom. Però , ripeto, prima bisogna sapere bene cosa è stato sottoscritto nel contratto

    • È successo anche a me, io ho dato disdetta a fine settembre e hanno mandato fattura di novembre per loro ritardi nella disattivazione. Dopo numerosi contatti con l’assistenza e minaccia di ricorrere al Corecom, hanno richiesto prova della mia disdetta, nel mio caso la pec, e hanno annullato la fattura. Controlla anche la fattura di chiusura perché a me misero anche la penale, che naturalmente non gli era dovuta. Nuova mia segnalazione e hanno rettificato anche quella. In bocca al lupo

  9. È successo anche a me, io ho dato disdetta a fine settembre e hanno mandato fattura di novembre per loro ritardi nella disattivazione. Dopo numerosi contatti con l’assistenza e minaccia di ricorrere al Corecom, hanno richiesto prova della mia disdetta, nel mio caso la pec, e hanno annullato la fattura. Controlla anche la fattura di chiusura perché a me misero anche la penale, che naturalmente non gli era dovuta. Nuova mia segnalazione e hanno rettificato anche quella. In bocca al lupo

    Rispondi
  10. Salve, leggendo le vostre vicissitudini , mi sento fortunata (per ora).
    Ho mandato regolare disdetta a Telecom in data 12/01/2019 con raccomandata con ricevuta di ritorno. Premetto che alla linea telefonica fissa , sono collegati un modem ed il cellulare di mio padre. Da alcuni giorni il telefono fisso non funziona: in entrata dice che il numero non è attivo, in uscita dice “disattivare la disabilitazione”. Oggi chiamo: mi rispondono dalla Romania, persona non italiana. Mi risponde che vede la disdetta, ma che non avevo allegato il codice fiscale. Nel modulo era richiesta copia del documento d’identita, ma non del codice fiscale. Mi sono molto arrabbiata perché pretendeva che io inviassi un’altra raccomandata , come la precedente, con anche copia del codice fiscale. Mi ha messo in attesa ……..e, quando è tornato mi ha detto di spettare 5 giorni e poi richiamare, perché la disdetta sembra in fase di elaborazione. Per quanto riguarda il telefono fisso che non funziona bisogna richiedere l’intervento di un tecnico. Ma dico io!! Cosa mi devo aspettare? La disdetta comporta comunque il pagamento di una quota?
    Grazie

    Rispondi
    • La disdetta può comportare il pagamento di una penale se prevista dal contratto soprattutto presente nel caso di contratto vincolati per un tot periodo ( di solito 24 mesi). Poichè tali contratti variano spesso in base alle offerte sottoscritte bisogna leggere il contratto alla clausola disdetta ed accertarsi della presenza di eventuali penali

  11. Buongiorno. Stessa situazione. Raccomandata con ricevuta di ritorno inviata il 10 gennaio 2019 (modulo corretto e fotocopie documenti in regola come documentato da loro che hanno caricato tutto su MY TIM FISSO – anticipata via fax e anche sul portale MY TIM FISSO) , ricevuta da loro il 15, ricevo una loro comunicazione scritta il 15 gennaio in cui mi dicono che entro 30 giorni la linea sarebbe stata disattivata. Il 20 febbraio la linea funziona ancora. Chiamo il 187 e faccio scrivere un reclamo. Mi assicurano che in pochi giorni la situazione si sarebbe risolta. Contestualmente mi faccio assistere da un mio amico avvocato che manda una PEC come mio legale diffidando la compagnia telefonica a chiudere la linea. Oggi richiamo e mi dicono che la richiesta non ancora stata presa in carico!!!Motivo? Perché io non ho mai risposto alle chiamate di TIM che mi voleva comunicare la cessazione della linea (?)!!! Io domani tolgo la domiciliazione bancaria, almeno non dovrò poi chiedere rimborsi, pagherò solo il dovuto e ho la fortuna di avere un legale che mi seguirà eventualmente a costo zero, ma è pazzesco che la cosa sia così generalizzata e la TIM continui a comportarsi in questo modo senza che nessuno intervenga.

    Rispondi
  12. Buonasera,
    in data 25/10/2018 ho portato 3 numerazioni di telefoni cellulari agganciati al mio contratto di telefonia fissa con telecom ad altro gestore (iliad) i tre numeri sono subito scomparsi dal sito personale telecom.
    A dicembre mi accorgo che 2 di queste numerazioni mi vengono ancora addebitati sulla bolletta telecom per la mensilità di novembre,
    Il 22/12 contatto il 187 e spiego il problema all’operatore che mi dice che aprirà una segnalazione, dopo mi dice che deve aggiornare la mia linea con la fibra, e mi dice che per questo dovranno cambiarmi il modem, io gli rispondo che il modem che ho è gratuito,e lui mi risponde che anche il nuovo sarà gratuito,in tutta la conversazione non si parla mai di nuovo contratto ma solo di aggiornamento che lui deve fare.
    A gennaio dopo che mi hanno portato il nuovo modem, vedo sul sito che mi hanno chiuso il vecchio contratto ed attivato uno nuovo con vincolo a 24 mesi, allora chiamo il 187 e dico di voler fare reclamo per l’attivazione di un contratto che io non ho mai richiesto, l’operatore mi apre il reclamo ed infatti nelle pratiche in corso sul sito compare il reclamo per attivazione servizi non richiesti.
    qualche giorno dopo siccome sulla bolletta di gennaio ci sono ancora le due numerazioni addebitate per il mese di dicembre faccio due comunicazioni dal sito in relazione a quest’altro problema, a cui qualche giorno dopo mi rispondono sempre sul sito che mi bloccano il pagamento delle due numerazioni ma che non mi restituiranno i soldi ( cioe ammettono che quei pagamenti non erano dovuti ma se li tengono)
    nel frattempo sotto al reclamo compare la scritta che la soluzione del problema slitterà un poco e dopo qualche giorno appare la scritta pratica evasa senza darmi nessuna risposta neanche di diniego, ne sul sito ne via mail ne per telefono.
    Per finire in bellezza con la bolletta di febbraio trovo ancora l’addebito delle 2 numerazioni anche se solo fino al 7 gennaio ( giorno in cui secondo loro partirebbe il nuovo contratto) ed in più la prima rata del modem addebitata.
    addirittura per 48 mesi più contributo attivazione sempre 48 mesi. COSA FARE?

    Rispondi
  13. Buonasera,
    in data 25/10/2018 ho portato 3 numerazioni di telefoni cellulari agganciati al mio contratto di telefonia fissa con telecom ad altro gestore (iliad) i tre numeri sono subito scomparsi dal sito personale telecom.
    A dicembre mi accorgo che 2 di queste numerazioni mi vengono ancora addebitati sulla bolletta telecom per la mensilità di novembre,
    Il 22/12 contatto il 187 e spiego il problema all’operatore che mi dice che aprirà una segnalazione, dopo mi dice che deve aggiornare la mia linea con la fibra, e mi dice che per questo dovranno cambiarmi il modem, io gli rispondo che il modem che ho è gratuito,e lui mi risponde che anche il nuovo sarà gratuito,in tutta la conversazione non si parla mai di nuovo contratto ma solo di aggiornamento che lui deve fare.
    A gennaio dopo che mi hanno portato il nuovo modem, vedo sul sito che mi hanno chiuso il vecchio contratto ed attivato uno nuovo con vincolo a 24 mesi, allora chiamo il 187 e dico di voler fare reclamo per l’attivazione di un contratto che io non ho mai richiesto, l’operatore mi apre il reclamo ed infatti nelle pratiche in corso sul sito compare il reclamo per attivazione servizi non richiesti.
    qualche giorno dopo siccome sulla bolletta di gennaio ci sono ancora le due numerazioni addebitate per il mese di dicembre faccio due comunicazioni dal sito in relazione a quest’altro problema, a cui qualche giorno dopo mi rispondono sempre sul sito che mi bloccano il pagamento delle due numerazioni ma che non mi restituiranno i soldi ( cioe ammettono che quei pagamenti non erano dovuti ma se li tengono)
    nel frattempo sotto al reclamo compare la scritta che la soluzione del problema slitterà un poco e dopo qualche giorno appare la scritta pratica evasa senza darmi nessuna risposta neanche di diniego, ne sul sito ne via mail ne per telefono.
    Per finire in bellezza con la bolletta di febbraio trovo ancora l’addebito delle 2 numerazioni anche se solo fino al 7 gennaio ( giorno in cui secondo loro partirebbe il nuovo contratto) ed in più la prima rata del modem addebitata.
    addirittura per 48 mesi più contributo attivazione sempre 48 mesi.

    Rispondi
  14. buon giorno
    ho tuttora problemi con telecom .. mandato raccomandata a.r. il 10 gennaio dopo circa un mese mi arriva la ricevuta di ritorno, ma continuano a mantenere attiva la linea dicendomi che mancava la carta d’identità… cosa non vera .
    la mando via fax subito 5 minuti dopo .. ora dopo un mese mi ritornano a dire che manca la carta d’identità . ho bloccato il rid ma comunque non vorrei che tra un po di mesi mi mandino 1000 euro da pagare come fare per essere sicuri che sta carta non facciano finta di non averla ?

    Rispondi
  15. ma non si può fare una sorta di class action contro la telecom? Non si può agire tramite tribunale europeo? I singoli qui non faranno smettere che la Telecom RUBI i soldi.

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  16. La storia infinita. Il 20 dicembre 2018 invio, tramite pec, recesso Tim Fibra per facoltà data dalla TIM, per modifica unilaterale del contratto (aumenti ingiustificati). Nella loro lettera c’era scritto che: avrei potuto recedere “senza penali né costi di disattivazione”, ed il modem-fibra avrei potuto continuare a pagarlo a rate. Risultato: il 18 febbraio 2019, mi arriva la bolletta da pagare con importi “recesso promo valore € 100,00 + IVA”, “cessazione anticipata linea € 100,00 * IVA”, “costo disattivazione tuttofibra € 28,84 +IVA”, “prodotti di vendita router WiFi n.19 rate per complessivi € 231,80 f.c. IVA”, “servizio di produzione e spedizione fattura € 3,90 +IVA”. In data 8 marzo 2019, invio tramite pec contestazione della fattura. Oggi, 26 marzo, arriva sollecito pagamento della fattura entro 10 giorni, altrimenti, perdurando la “morosità” “saremo costretti ad adire le vie stragiudiziali e/o giudiziali per il recupero del credito e ad addebitare le spese legali”….. Alla faccia delle minacce…!!

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  17. rieccoci anche noi disdetta x cambio condizioni contrattuali da parte di tim

    disdetta a ottobre 2018 inviata con decorrenza 30/10 in quanto non si accettano le modifiche di contratto …7 novembre la linea non va piu’ si chiama il 187 e dicono che la linea e’ chiusa in quanto cessata arrivera’ fattura del mese di ottobre e poi stop invece arriva novembre fino al 5.12 con le nuove tariffe. dicono che il fax era incompleto e che hanno fatto un favore a chiudere la linea (mai fatto fax) poi la raccomandata e’ arrivata il 7.11 (????) la mia ricevuta da 29.10 ed e’ una pec. poi si attaccano ai 30 giorni dovuti per didetta… ma la linea non funzionava.. io te li pago ma il servizio me lo lasci… ieri fattura con spese disattivazione..chiamo e dico novita’? vi abbiamo chiamato ieri reclamo infondato deve pagare …non hanno parlato con nessuno su cellulare nessuna chiamata,lo faccio presente e,dico a domanda scritta vorrei risposta scritta…ma lei pretende troppo ….aperto un altro reclamo i costi attivazione non sono dovuti e la linea e’ stata chiusa il 7.11 x morosita’ ma deve pagare comunque fino al 5.12. Sono strani le morosita’ di solito le segnalano invece su tutte le fatture c’e’ scritto i pagamenti regolari.redo sia un modo loro per incassare soldi non dovuti tirando matta la gente

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    • Loro vivono di questi giochetti in quanto poi gli utenti, nella maggior parte dei casi, sono costretti a fare il loro gioco. Infatti solo pochi vanno in contenzioso e gliela fanno pagare

  18. Ho inviato la raccomandata di disdetta linea TIM il giorno 12 febbraio 2019; dopo qualche tempo, visualizzo nella sezione area clienti 191 che tale richiesta è stata presa in carico a partire dal giorno 20 febbraio. Nel frattempo ricevo la fattura relativa al bimestre Dicembre-Gennaio, che provvedo regolamente a saldare. Decorso il termine di 30 giorni dalla data del 20 febbraio, non ricevendo notizie in merito, inizio a contattare gli operatori del 191; mi dicono che ai primi di Aprile la linea verrà disattivata. Naturalmente ciò non avviene, e ad intervalli di qualche giorno ricontatto il 191; inutile dire che ogni operatore mi ha dato una risposta diversa. Finalmente, in data 9 Aprile, riesco a contattare un operatore competente; “abbiamo avuto problemi con il sistema” – mi fa presente – “ma entro le 24 di oggi la sua linea verrà disattivata”; finalmente, dopo poche ore, il telefono viene disabilitato. Il problema è che funziona tutt’ora la connessione internet…a breve dovrò ricevere la fattura del bimestre Febbraio-Marzo ma, a parte ovviamente i costi del recesso, mi sa che non è finita lì…Mi sa che ne vedrò delle belle…

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  19. Buona sera, racconto la mia storia. A settembre mi chiamano per conto telecom per offrirmi passaggio a fibra, io stavo per staccare la chiamata ma mi intimano “allora le stacchiamo la linea?” ed io “no no assolutamente, ci lavoro”. Ero cliente telecom da 2010 ed avevo modem adsl ormai saldato nel corso degli anni e quindi di proprietà. Insomma mi appioppano come obbligatorio il passaggio a fibra e ai miei chiarimenti sul modem mi dicono che continuerò a pagarlo con altro operatore nel caso decida di cambiare. Ingenuamente ci casco. Un mese dopo approfittando dei continui aumenti un’altra operatrice del 187 mi suggerisce di approffittare della clausola in bolletta e recidere senza penali. E anche li mi suggeriscono male e un po’ ci casco perchè leggo male la clausola interpretando che il modem posso restituirlo, faccio raccomandata dicendo che se vogliono restituisco il modem… e invece dopo qualche mese mi arriva la bolletta di chiusura in cui ci sono 240 euro di modem per il quale non avevo nemmeno cominciato a pagare le rate e 35 euro di cambio gestore che invece mi pare di capire anche dalla clausola non dovrei pagare. Nel frattempo passo a wind e il tecnico porta il suo modem e li comincio a scoprire l’imbroglio…A gennaio dati i continui solleciti di pagamento faccio un fax di reclamo, spiegando i raggiri descritti sopra e includendo copia dell’esito ok alla raccomandata. Insomma mi ritrovo con ricevuta di raccomandata ed ok del fax ma da ottobre telecom non si è fatta sentire. A farsi sentire però è l’agenzia di riscossione crediti per conto di telecom che mi da 15 giorni per pagare. Quello che voglio chiedere è: gli operatori telefonici possono dire tutte le baggianate di questo mondo inducendo a cascare in questi raggiri ? E’ possibile chiedere le registrazioni integrali ovvero non solo la parte annunciata che sarà registrata ma anche tutte le cavolate che dicono per convincere in modo ingannevole ad accettare? Con le registrazioni potrei evitare di pagare un modem che non volevo quando io stavo benissimo con un modem adsl di mia proprietà? Ma chi la voleva sta fibra…e mo mi ritrovo con un modem che non mi serve e telecom lo vuole pagato…
    grazie

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  20. L’anno scorso telefona un operatore di Tim Telecom dicendomi che ero obbligato al passaggio dalla ADSL 20 mega ai 100 mega in fibra ottica. Pur spiegandogli che non avevo bisogno di quella banda, l’operatore mi comunicò che il passaggio era obbligatorio o non avrebbe più funzionato la linea telefonica. Accetto a patto che non ci fossero spese aggiuntive o modifiche al contratto, purtroppo tutto rmane per via telefonica e nulla scritto (ingenuo io).
    All’arrivo della prima bolletta mi si addebitano € 100,00 per passaggio ad altro contratto. Contesto tramite PEC e dopo svariati mesi riesco a farmi scalare tale cifra da una delle bollette successive.
    Decido allora di passare ad altro operatore vista la scorrettezza di TIM.
    Come ultima bolletta mi si addebitano € 100,00 per cessazione anticipata linea, in quanto hanno ricontrattualizzato la mia posizione e 134,20 € per le 11 rimanenti rate dell’acquisto router che benchè venga rilasciato come gratuito, fino a che si è clienti viene fatturato e poi scontato dalla fattura come promozione ma in caso di rescissione viene addebitato. Trovo il comportamento di TIM riprovevole, e aggiungerei che comunque vendere un modem router per la cifra di 292,80 €, è scandaloso, visto il modello dell’apparecchio che danno che sul mercato non varrà più di € 100,00 (e sto sparando altissimo). In più comunicare una modifica unilaterale del contratto e considerarla come una nuova attivazione contrattuale non mi sembra per nulla corretto.

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  21. Buonasera,
    avevo un contratto fisso+mobile Telecom Impresa e, dopo 4 anni di bollette che in pochissimi mesi hanno rispettato l’offerta pattuita, ho dato disdetta per passare a Vodafone. Per il mobile, la disdetta è andata a buon fine, anche se nell’ultima fattura mi hanno addebitato una penale che pochi giorni prima un operatore mi aveva detto non dovuta. Per il fisso, invece, hanno continuato a inviare fatture: alla prima, ho inviato una PEC e poi ho chiamato un operatore, che mi ha detto che la PEC in quel modo non andava bene, perché dovevo fare la richiesta con un file allegato a parte. Così ho fatto, ma non è servito a nulla, sono arrivate ulteriori fatture con avvertimento che, se continuo a non pagare, mi sospenderanno il servizio e agiranno per le vie legali. Preciso che Vodafone dice di aver fatto tutto correttamente, e mi ha confermato che sto telefonando e navigando con la loro linea.
    Cosa fare, quindi, attendere che agisca legalmente la Telecom, oppure anticiparla facendo scrivere da un Avvocato? Cosa devo controllare prima di essere certo di poter vincere un’eventuale causa? Non è un problema anticipare le spese legali, purché si abbia la quasi certezza di recuperale tutte.

    Grazie mille in anticipo per eventuali consigli

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    • La certezza, soprattutto in ambito legale non è di questo mondo. Per questo adire i tribunali deve essere sempre, a nostro avviso, l’ultima soluzione da ponderare. Molto più semplicemente, visto che tra l’altro è obbligatoria prima di procedere con una causa, le consiglio di fare una mediazione alla Corecom competente ( sul sito trova i dati per la competenza ed il modulo da inviare). In quella sede l’80% dei casi si risolvono. Se così non fosse attenderei l’azione da parte della Telecom. L’unica cosa che dovrà essere fatto è un reclamo formale dove contesta la richiesta e descrive l’accaduto da inviare con racc.ta a.r . Non c’è bisogno che la scriva un legale .

  22. Buongiorno,
    mio suocero aveva dal 1975 una linea con telefono fisso Telecom. Nel 2005 è deceduto e mia suocera non ha fatto nessuna voltura e ha continuato ad utilizzare la linea e a pagare le bollette fino ad oggi.
    Ora mia suocera, non utlizzando più il telefono, vorrebbe dare disdetta del contratto. Come fare ora per chiudere il contratto e la linea ?
    Grazie mille

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    • Deve prima di tutto mandare una raccomandata a/r comunicando la volontà di disdire il contratto. Successivamente le consiglio di telefonare e parlare con un operatore facendogli presente la sua volontà ma dica che questa decisione è dovuta ad esempio a trasferimento ecc. altrimenti, con i loro giochetti, tarderanno a fare disdetta

  23. Buongiorno, titolare contratto business con recesso inviato sia per raccomandata AR che per PEC, in settembre 2018, con scuse varie mi vengono inviate bollette fino a febbraio 2019, peraltro pagate. Il problema è che – nonostante nelle mie missive specificavo il nuovo indirizzo di eventuali future e successive bollette (mi sono trasferito in residenza in altra città) – la Telecom insisteva a recapitare al vecchio indirizzo, attivando così delle ‘more’ in successione, a mio parere immotivate. Non credo di dover ‘more’ di ritardato pagamento per una approssimativa gestione dei recapiti. Grazie per un Vs parere.

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    • Concordo con Lei . A mio avviso non sono dovute le more avendo lei comunicato il nuovo indirizzo. Pertanto provveda a contestarle formalmentente

  24. Buona sera. Ho mandato disdetta con raccomandata a Telecom Italia nel 2015 oggi 29/05/2019 mi dicono, ( dopo tutte le telefonate i fax ecc.) che mancava della documentazione e le bollette arretrate pagate non mi saranno rimborsate.

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  25. In data 22/04/2019 inoltro online sul portale myTIM richiesta per un subentro sulla linea fibra intestata a mio nome in favore di mia moglie. La richiesta viene accolta e dopo qualche giorno vengo contattato per confermare e per fissare un appuntamento con il tecnico. Il 29/04, all’arrivo del tecnico vengo informato da quest’ultimo che non è possibile eseguire la procedura di subentro per la fibra e che quindi avremmo dovuto dare disdetta per il precedente contratto ed attivarne uno nuovo (chissà poi per quali assurde ragioni). Contatto il servizio clienti dove mi comunicano che avrebbero disdetto loro il contratto a mio nome ed il tecnico esegue pertanto l’allaccio della nuova linea.

    Per l’attivazione di questa nuova linea non abbiamo mai ricevuto il contratto da firmare né tanto meno eseguito registrazioni telefoniche in sostituzione. Non ci sono state fornite inoltre sufficienti indicazioni sulle condizioni contrattuali (di fatto non ci è stato detto nulla al riguardo, l’operatore ha accennato al costo affermando che sarebbe stato addirittura leggermente inferiore a quanto pagato mensilmente fino ad allora).
    In seguito alla consultazione della prima fattura, scopriamo che cosi non è ma che in realtà ci sono
    dei notevoli costi “nascosti” definiti come contributo attivazione TIM CONNECT e quota adesione TIM CONNECT rateizzati per 12 mesi il primo e per ben 24 mesi il secondo (“gentilmente” riservati solo a chi è già cliente TIM). Al momento le fatture ricevute (e non ancora pagate sono due).

    Chiaramente se dovutamente informati prima di procedere, avremmo valutato in modo del tutto diverso l’opzione del subentro soprattutto perché non vogliamo “rinnovare” questo tipo di vincoli.

    Stanchi del comportamento scorretto e poco trasparente di TIM, vorremmo quindi cambiare operatore sperando in meglio.
    Possiamo considerare in qualche modo il secondo contratto non valido non avendone mai sottoscritto le condizioni? Ed in caso positivo come possiamo far valere i nostri diritti di consumatori?

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    • Se il contratto non è stato sottoscritto manca la volontà che è uno degli elementi principali del contratto previsti a pena dì nullità. Pertanto dovrete immediatamente contestare la bolletta e l’attivazione del contratto e poi ricorrere al giudice per far dichiarare la nullità

  26. Salve, ho chiamato ora la Telecom di cui sono cliente da meno di un mese, per avere il codice migrazione, giacche viaggio con l ADSL a meno di 2 mega. Mi chiedono 35 euro do costi di disattivazione, e va bene, e, 240 euro di costi di attivazione, che mi sono stati scontati in fase di contratto, ma che devo pagare nel caso receda prima di 24 mesi, 10 euro per ogni mese rimanente!! E’ legale? Lo possono fare? Come devo comportarmi? Grazie.

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    • E’ legale solo se previsto nel contratto e quale clausola vessatoria ex art. 1341 e ss cc. Pertanto la cosa che dovrà fare è accertarsene leggendo il contratto e se del caso promuovere azione per farsi dichiarare la nullità della clausola . Intanto dovrà contestare la bolletta proponendo reclamo

  27. Buongiorno,
    ho effettuato il contratto Tim Connect circa un anno fa con la Tim per due anni, dove sono riportate chiaramente le condizioni contrattuali e le scontistiche applicate.
    le scontistiche mi sono sono state applicate solo per due mesi, anzichè un anno come previsto. Ho segnalato piu’ volte il problema al numero verde Tim, che ovviamente ha sempre risposto che a loro non risultava questa forma contarttuale. Ho fatto reclamo con raccomandata e con posta certificata, ho avuto risposta da loro pec di accettamento del reclamo, ma non ho visto in bolleta nessun rimborso e soprattutto cambiamento nelle bollette successive.
    Per non esser contenti, Tim mi sta tempestando di chiamate per dirmi che a breve il mio canone sara’ ancora piu’ caro di quello previsto dal contratto . Io sono esausto di Tim, vorrei poter disdire l’abbonamneto, cosa mi consiglia?
    Grazie della collaborazione

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    • Le consiglio di fare istanza alla Corecom (può trovare il luogo di competenza sul sito della Corecom). Potrebbe anche chiedere, a mio avviso, la risoluzione del contratto per inadempimento se non persino il recesso per vizio della volontà visto che, presumo, senza la scoutistica di un anno non avrebbe firmato il contratto. Comunque sia se volesse comunicare il recesso /risoluzione dovrebbe farlo con racc.ta e poichè tanto non le risponderanno dovrà comunque adire, successivamente, la Corecom

  28. Salve, ho attivato la Tim connect a ottobre 2018 per poi passare alla nuova Tim connect nel febbraio 2019, ad aprile ricevo una telefonata presentandosi come un consulente tim che mi diceva che ci sono delle modifiche unilaterali e che da 40€ passavo a 65€ al mese, quindi molto arrabbiato chiedo come fare per chiudere il contratto perché non accettavo quelle condizioni, l operatore mi dice che non mi conveniva perché comunque avrei perso la portabilità del numero quindi mi consiglia di migrare verso altro operatore entro il termine stabilito e cosi ho fatto.Quindi vengo contattato da tim dove mi dicono che sarei andato incontro a pagamenti rateali e relativi sconti legati al contratto quali attivazione,adesione,tim expert e decoder, in quanto in quel periodo non sono state effettuate modifiche contrattuali.La mia domanda e visto che io comunque non ho mai firmato nessun contratto scritto quindi mai accettato, ho gia inviato una pec e chiesto l invio del contratto da me firmato, fin ora ho pagato regolarmente e giusto che io paghi? grazie.

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    • Il fatto che abbia pagato regolarmente può essere visto come un tacito consenso al contratto anche se formalmente non ha firmato. Mandi una disdetta formale con raccomandata a /e facendo presente l’accaduto ed eventualmente istanza alla Corecon

  29. Buonasera nel mese di settembre mia madre è deceduta, dopo 11 mesi avere stipulato un contratto conTelecom, o mandato la disdetta tramite raccomandata tutto ok , tranne là debito di tim expert per i prossimi 37 mesi al costo di 6,88 che vogliono addebitare al l’unico erede che sono io. Ma con là morte del intestatario della linea no decade tutti i contratti come per altri servizi?

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  30. Buonasera, io, seguendo le direttive di un operatore del 191, ho inviato il 17 maggio una pec con la disdetta per la linea fissa e adsl della mia attivita’ che ho chiuso. Mi arriva in seguito la bolletta successiva cosi’ chiamo per avere spiegazioni. Mi dicono che la linea e’ ancora attiva e che non risultava nessuna Pec, cosi’ , sempre su consiglio dell’operatore, invio un fax con allegata la notifica di accettazione della pec stessa. Arriva un altra bolletta!! In conclusione, dopo due pec (l’ultima inviata a fine novembre in cui ho inoltrato la notifica di consegna della pec originale) e due fax , sono riuscito a parlare con l’ufficio reclami che mi ha chiesto di inviare nuovamente la pec originale e la notifica di consegna!!! Nel frattempo a meta’ novembre mi e’ arrivato il sollecito di pagamento delle suddette fatture, da saldare entro Natale, alla domanda se riuscissero a risolvere il problema prima della scadenza del sollecito, non mi hanno saputo dare certezze. Ora, mi conviene richiedere la conciliazione subito o aspettare la loro mossa?
    Grazie

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  31. Buongiorno,
    causa trasloco ho fatto disdetta della mia linea fissa. A metà gennaio 2020 ho chiesto di attivare pratica di disdetta per telefono dicendo che a partire dal 1.2.2020 non abitavo piu nella casa e che purtroppo non potevo fare il trasloco della linea fissa, dato che nella nuova abitazione era già tutto esisente. Dovevo fare la disdetta a traverso pec. Fatto il 12.02.2020 (come confermato telefonicamenta da loro). Ora mi dicono che dovrò comunque pagare la bolletta del mese di febbraio, marzo, aprile e quella ultima di giugno perchè solo in giugno 2020 sara fatto il conguaglio. Ah, dimenticavo, la TIM/Telecomo si prende sempre 30 gg per “elaborare” le disdette. Quindi avrei dovuto disdire fine dicembre 2019. Cosa devo fare? Pagare e zitta?

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  32. Buon pomeriggio,
    ho appena effettuato una ricerca su google a causa del per me inqualificabile comportamento dell’operatore telefonico in oggetto. Tra i primissimi risultati vi è questo sito, che mi ha aperto un mondo davanti agli occhi. Un mondo, purtroppo, fatto per lo più di disonestà.
    Vengo al dunque.
    META’ GENNAIO 2020: qualche mese dopo la dipartita di mio padre, mia madre ha deciso di traslocare, portando la linea telefonica presso la sua nuova abitazione. Chiamiamo il fatidico 187 e ci dicono di fare richiesta di SUBENTRO contrattuale (il precedente intestatario era mio padre) e TRASLOCO – Ovviamente, una sola PEC non è bastata, ne sono state mandate due. 
    Fatto ciò, constatato che il procedimento era stato avviato, dopo alcune (neanche poche) settimane, il trasloco viene completato. Ma non è possibile mantenere lo stesso numero telefonico. Non insistiamo per farlo, meglio non alterare questo delicato equilibrio di inefficienze.
    4 MAGGIO 2020: complice il Covid-19, sono pervenute -una presso la vecchia residenza, una presso la nuova- le due bollette dei mesi di MARZO e APRILE… relative al vecchio numero! Praticamente, quattro mensilità al prezzo di due… e una terza in arrivo.
    Chiamiamo di nuovo il 187 e cosa ci dicono? “Eh, arrivano perchè dovevate fare DISDETTA per il vecchio numero”. Ma come?? Cito testualmente dal sito Telecom: “Il trasloco ti permette di trasferire la tua linea telefonica presso una nuova abitazione, nella stessa città o in una città diversa”. Inoltre, dal colloquio telefonico con il primo operatore, fatto a gennaio, non era stato fatto il benché minimo cenno a tale disdetta.

    Quindi, miei cari Lord della Telecom… di cosa stiamo parlando?
    Sono realmente basito. Vorrei solo sapere se è normale questa cosa.

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    • Le compagnie telefoniche in genere hanno improntato tutto sulle chiamate al numero verde. Hai un problema? Fai il numero di assistenza. Vuoi disdire la linea? Chiama il numero verde. Vuoi la portabilità del numero? Chiama il nostro operatore. In realtà queste spesso sono delle trappole perché l’operatore è istruito dalla società che vuole ovviamente spillarvi più soldi, molte volte è incompetente e ha delle frasi pronte per liquidarvi magari con la solita frase ” apriamo la posizione”. Quindi uno è normalmente portato a fidarsi dell’operatore, di ciò che gli viene detto ecc scordandosi che quello che detta il rapporto con la compagnia telefonica e tutte le sue sfaccettature è un contratto e che quello che viene detto dall’operatore poco conta: come si suol dire ” carta canta ” e “verba volant”.
      L’operatore spesso vi darà informazioni fuorvianti e fuori contratto e non vi sarà alcuna prova che regga al riguardo in quanto vi è un contratto e poiché uno lo ha sottoscritto è tenuto a conoscerlo. Ma la maggior parte delle persone non perché siano superficiali ma perché il sistema è fatto apposta per questo, non si mettono a leggere il contratto né alla firma (e chi lo farebbe ? Ci vorrebbe due ore minimo!) né lo tiene nel cassetto e lo tira fuori per consultarlo, semplicemente perché c’è l’assistenza telefonica che però fa l’interesse non del cliente.
      In un sistema “normale” queste procedure dovrebbero venir punite ma spesso sono pratiche difficili da dimostrare e questo è il loro punto forte. Tra l’altro con i costi, i tempi e le incertezze della giustizia chi si metterebbe a fare causa per un importo minimo di una bolletta spendendo molto di più che pagandola? Questo sistema crea miliardi nelle casse degli operatori telefonici

  33. Buonasera, se posso vorrei chiedere un consiglio.
    A gennaio 2020 ho chiamato il 187 per chiedere informazioni su una mia eventuale disdetta, l’operatore mi ha comunicato le cifre che avrei dovuto pagare dopo di ché ho ringraziato l’operatore e la telefonata è finita lì.
    A febbraio mi arriva una fattura dove mi si richiedono 360 euro a causa della mia ipotetica disdetta.
    Ho chiamato il 187 e la signorina molto gentile mi ha confermato che in amministrazione avevano preso un abbaglio perché lei non trovava alcun tipo di comunicazione da parte mia che facesse riferimento alla volontà di recedere il contratto.
    Nel frattempo la mia linea era diventata inattiva e così lo è tuttora tranne che per il servizio dati (internet) che funziona regolarmente.
    Pensando appunto ad uno sbaglio sono rimasto a guardare gli eventi: un sollecito prima e adesso una costituzione in mora.
    La mia domanda è: come fanno a chiedere i danni se in mano non hanno niente?
    Quali sono i passi che secondo lei dovrei fare?
    Ci sono gli estremi per una richiesta danni?
    Grazie infinite

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    • In realtà hanno più di quello che crede e cioè la debolezza delle persone. Mi spiego meglio. Le compagnie telefoniche giocano sul fatto che nel 90% dei casi un consumatore non si mette a fare cause per cifre basse in quanto gli costerebbe più che risolvere la questione pagando la cifra anche se non dovuta: in pratica il loro punto di forza è il costo della giustizia. Pertanto si muovono sapendo che una causa a loro non pesa economicamente e che raramente qualcuno li citerà in giudizio mentre all’utente pesa eccome!
      Detto questo il primo passo è sicuramente quello di fare un reclamo formale e inviarlo con racc.ta a.r. contestando tutto per scritto. In questa maniera lei si sarà mosso comunque correttamente e non potrà sentirsi eccepire eventuali contestazioni formali. Dopodichè bisognerà vedere se il reclamo sortisce il suo effetto o bisognerà fare azioni più drastiche.

  34. Buonasera la mia situazione è che a gennaio 2019 ho accettato la proposta di un operatore telefonico Tim Business che mi propone di chiudere il vecchio contratto Tim Business e aprirne uno nuovo con numero diverso ma con prestazioni adsl e importo molto più vantaggiosi. Accetto viene un tecnico che mi sostituisce il router. Il mese successivo mi accorgo che la vecchia linea era ancora attiva e dopo aver chiamato il 191 lamentando il fatto che per attivare una linea devono obbligatoriamente staccare l’altra, quindi per me era ovvio che non dovessi pagare per 2 linee. Decido di inviare la disdetta via pec come consigliato dall’operatore ma non mi avvisa di allegare il documento. A luglio 2019 dopo il continuo arrivo di fatture della vecchia linea mi informano che alla disdetta manca il documento, reinvio la stessa pec con il documento allegato. Continuano ad arrivare le fatture della vecchia linea che comunque io non pago e comunque continuo a lamentarmi. A novembre 2019 mi arriva una fattura della linea nuova attiva con l’addebito di 394,32 euro per importi non pagati del numero vecchio (indicato chiaramente in fattura). Ulteriori lamentele e il 9 giugno 2020 mi arriva una raccomandata dove mi chiedono il pagamento di 218,33 euro. Chiamo nuovamente il 191 per un’ulteriore lamentela e mi dicono che hanno ridotto l’importo perchè hanno accettato le mie lamentele e arriveranno le note di credito. Continuo a richiedere l’azzeramento dell’importo e chiedo di parlare con un responsabile amministrativo(cosa impossibile) chiudono la mia lamentela senza avvisarmi, me ne accorgo perchè mi arrivano altri solleciti di pagamento e gli operatori del 191 mi dicono che le mie lamentele sono respinte. ad oggi mi hanno disattivato la linea che comunque sto pagando regolarmente.
    Vorrei sapere se inviare una pec alla Tim per la disdetta della linea telefonica ha valenza se manca la copia del documento d’identità la mia è una ditta individuale.
    Grazie, resto in attesa di un gradito consiglio per capire se giuridicamente ho torto o ragione. Oggi mi sono attivato per cambiare operatore telefonico.

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    • Lei è incappato in uno dei giochetti di questi operatori telefonici che confidando nella buona fede dell’utente alla fine arrivano a fregarlo ma questo sempre in quanto comunque non si segue pedissequamente il contratto che nessuno di noi legge al momento della attivazione. Infatti se apro una nuova linea è ovvio che la precedente linea vada disdetta ma sarebbe anche logico supporre che se è lo stesso operatore che propone il cambio dovrebbe fare tutto automaticamente. Ma è proprio su queste supposizioni logiche che gli operatori guadagnano. Detto ciò la legge non prevede certamente che bisogna allegare un documento di identità ai fini della validità della disdetta. Certamente la tim dirà che la disdetta non è valida proprio per questo così altri mesi di canone decorreranno ma in realtà la validità c è. Altra cosa su cui queste compagnie puntano sono i costi della giustizia in quanto probabilmente uno non fa una causa per 200 euro perché i costi che dovrebbe sostenere sarebbero sicuramente di più, anche se poi, in caso di vincita, verranno rimborsati. Se pensiamo che su 100 persone probabilmente solo l’1% farà causa e lo moltiplichiamo per i migliaia di utenti, possiamo avere una vaga idea di quanto sia il guadagno per queste compagnie perpetrando questi escamotage. Quindi lei ha fatto bene sia a non pagare che a cambiare operatore. A questo punto sarà la tim che dovrà farle causa se vorrà ed in quel caso lei potrà far valere le proprie ragioni

  35. Buona sera avvocato la TIM mi hà mandatodopo due anni una raccomandata in cui mi chiedono l importo 220 € una tantum TIM EXPERT.
    E leggittima questa fattura?

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    • Il diritto non si è sicuramente prescritto ma che la mandino dopo due anni è una condizione anomala. Poi bisogna vedere a quale periodo si riferisce la fattura, se il servizio è mai stato sottoscritto e richiesto, se l’importo è esatto ecc.

  36. buona sera avvocato

    la TIM nel 2018 mi chiama per propormi tim smart non specificando che il modem fosse a pagamento in 4 anni. appena arriva il modem mando un fax al numero tim con il modulo recesso tim e tramite corriere sda spedisco il modem nella sede tim predisposta al ricevimento del modem con foglio interno di reso modem tim. mi dicono che tutto è andato a buon fine , ma mi ritrovo ancora con la promozione tim smart attiva e la rata del modem da pagare in 4 anni. chiamo il 187 e mi dicono che la mia vecchia offerta non era più commerciabile e mi tengono la promozione di cui ho fatto la disdetta con tanto di addebito modem. nel 2019 riesco a farmi passare ad un’altra promozione, ma la rata non la tolgono. oggi dopo essere passato alla fibra sempre tim sempre rata modem . mi ritrovo la fattura di novembre 2020 con tutte le ratte in un’unica soluzione. nonostante abbia inviato pec , fax, e la tim mi abbia risposto confermando la restituzione del modem entro i termini di legge. mi hanno fatto pagare il modem in un unica rata nella fattura di novembre 2020. ora, ma è possibile fare qualcosa con questi operatorio, non pagare le fatture o qualche altra soluzione per riavere indietro i soldi di un prodotto che non ho mai avuto ? a livello penale è possibile agire , per truffa o altro e stangarli per bene a questi della tim, con qualche multa e risarcimento danno memorabile. Non è possibile che questi operatori facciano il cavolo che vogliono, qualche dipendente responsabile può essere chiamato a rispondere penalmente per questo ?

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    • La risposta alla sua domanda è negativa. Lei può avere azione diretta solo con la Tim e se poi il disservizio è stato provocato da un suo dipendente sarà un problema della Tim ma non sua . E’ come dire, per fare un esempio, compro una Fiat e scopro che la macchina ha un difetto e per questo mi voglio rivalere con il lavoratore che ha montato male il pezzo. Io potrò far causa alla Fiat ma non al dipendente.
      La soluzione al suo problema può essere quella prima di tutto di proporre formale reclamo, per scritto, avverso le fatture contestate. Dopodiché potrà rivolgersi alla Corecom. Se ancora il problema non sussistesse potrà infine rivolgersi al giudice, sempre in ambito civilistico non ravvisandosi quegli artifizi e raggiri che la norma richiede per il reato di truffa.

  37. Buon giorno avvocato,

    La mia storia è iniziata a Marzo 2020 con la richiesta di una linea TIM intestata mia moglie (0192213259) .
    Alla mia richiesta infatti di cambiare contratto e passare alla fibra mi era stato detto tramite 187 e da parte di un tecnico venuto personalmente che ciò non era possibile avendone già in atto un altro con TIM : non mi restava che dare la disdetta della mia linea ( 0192000039) ed aprire un nuovo contratto a nome di mia moglie.
    Premetto di aver omesso, grave errore, in tale occasione di dare disdetta della linea telefonica a me intestata (0192000039), ma di essermi limitato alla contemporanea restituzione del modem, che avevo sino ad allora a noleggio, con raccomandata con ricevuta di ritorno ( 13/03/2020).
    Da allora ho continuato a ricevere mensilmente due fatture : una relativa alla mia vecchia linea (0192000039) ed una seconda alla nuova di mia moglie (0192213259).
    Sono riuscito una sola volta, tramite 187, a contattare un’operatrice che ha effettuato in data 11/06/2020, per il sottoscritto, richiesta di annullamento rata modem ( n^ pratica: 9-126585644158).
    Per maggiore tranquillità ho provveduto in data 16/10/2020 al recesso dal contratto di abbonamento ( su apposito modulo) relativo alla linea telefonica 0192000039 (raccomandata con RR). ( ma non ho inviato fotocopia del documento di identità !)
    Ho cercato numerose volte di avere chiarimenti sulla mia situazione sia tramite 187 sia tramite email [email protected], tutte ( sei ) senza risposta ( allego, una per tutte, la mia comunicazione del 27/07 :
    “Presenza di doppio pagamento modem a nome di BARABINO ADRIANA e PANAGIA PAOLO nato da anomala procedura di annullamento linea 0192000039 di utente domiciliato insieme a utente con linea 0192213259 ( la disattivazione dello 0192000039 non è stata completa). L’operatrice del 187 ha effettuato in data 11/06/2010 per il sottoscritto (PANAGIA PAOLO) richiesta di annullamento rata modem ( n^ pratica: 9-126585644158). Mia moglie ed io abbiamo continuato a pagare una doppia rata modem (5 euro) dalla fattura di Maggio; ad Aprile Panagia Paolo ha pagato 35,17 euro e Barabino Adriana 42,40 euro. Il modem relativo alla linea 0192000039 è stato restituito in data 06/03/2010”.

    Mi sono rivolto successivamente anche ad un centro TIM dove mi è stato consigliato di non pagare più le fatture relative alla linea dismessa ( e così ho fatto).
    Dopo numerosi solleciti il Servizio Clienti TIM si degna di rispondere scrivendomi in data 29/10/2020 “ di non aver riscontrato negli archivi alcuna documentazione attestante la rispedizione del modem attivo sulla linea dal 25/02/2020”.
    Invio, come richiestomi, copia del cedolino postale con allegato modulo di accompagnamento e ricevo, in data 30/10/2020, conferma di ricezione con promessa che la mia richiesta sarebbe stata “evasa al più presto, previa verifica della leggibilità e della completezza dei documenti allegati” ( sono ancora in attesa di una risposta diretta a meno che non si debbano considerare risposte indirette le fatture pervenutemi successivamente).
    Il mio contratto inoltre era sempre stato, da Maggio 2013, del tipo “ Tutto senza limiti” con modem a noleggio poi, improvvisamente, senza che io ne abbia fatto richiesta, tra Marzo ed Agosto 2020, trasformatosi in “Tim Super con rate di attivazione” e con modem a rate.
    Faccio inoltre presente che la vecchia linea (0192000039) si presenta alle chiamate come “inesistente” e non mi è possibile su “mytim” rintracciare lo specchietto dei pagamenti ed individuare con precisione il momento della variazione contrattuale ( vengo reindirizzato automaticamente al numero di mia moglie).
    Dopo la mia ultima lettera riassuntiva dell’ 01/12/2020 mi arriva la fattura di Dicembre 2020 di 320,73 euro ( 120,08 euro di Tim Super rata residua costo di attivazione e 200 euro di n^ 40 rate residue modem).
    Indipendentemente dagli errori di disdetta, commessi in buona fede, cosa devo fare ?

    La ringrazio Paolo Panagìa

    Rispondi
    • Prima di tutto deve sporgere reclamo formale con racc.ta a.r
      Trascorsi inutilmente 30 giorni dalla ricezione, potrà ricorrere alla Corecom competente per la risoluzione del caso: nell’80% dei casi in quella sede questi tipi di problematica vengono risolti.

  38. Buongiorno Avvocato Bartolini,
    Le scrivo per conto di mio padre. Possedeva una casella di posta elettronica per partita iva “tin.it”, facente parte del gruppo Telecom/Tim.
    Nell’aprile del 2020, visto la futura eliminazione di tale servizio, aveva prontamente richiesto la disdetta dello stesso. In giugno, ha poi ricevuto la fattura annuale per 81.23€, regolarmente pagata in luglio. Vista la risoluzione del contratto e il pagamento anticipato aveva poi ricevuto nota di credito parziale per 62.54€ con la richiesta di saldare il residuo 18.69€ (non capisco il perchè, sarebbe Telecom che dovrebbe restituire tale cifra).
    Da qui sono iniziate raccomandate per sollecitare il pagamento del residuo. Dopo innumerevoli mail PEC senza risposta da parte di Telecom e la minaccia di sospendere il servizio (non è comunque più attivo, quindi cosa possono sospendere?) è arrivata l’ultima raccomandata con la minaccia di provvedere al recupero del credito, che era stato ancora saldato inizialmente. Capisco essere una cifra esigua, ma per principio non abbiamo intenzione di pagare ingiustamente per un servizio non utilizzabile. Cosa si può fare a riguardo?

    Rispondi
    • Le premetto che fare le cause per principio è una cosa sbagliatissima e quindi non è consigliabile anche in quanto spenderebbe molto ma molto di più rispetto alla cifra che si presume dovuta.
      Pertanto il consiglio è quello di fare reclamo per scritto alla richiesta di pagamento facendo presente le contestazioni per il non dovuto dopodichè attendere la Telecom. Solo qualora quest’ultima facesse una azione giudiziaria, cosa poco probabile, allora si potrà opporre. Sino ad allora faccia solo il reclamo

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