Home » Blog » Usura bancaria » Come i giudici interpretano la legge a favore delle banche

Come i giudici interpretano la legge a favore delle banche

Come i giudici interpretano la legge a favore delle banche

ComIn questo post analizzeremo come i giudici interpretano la legge a favore delle banche.

Ad oggi le vittime di usura sono sempre maggiori e sempre meno tutelate proprio grazie ad un sistema giudiziario che favorisce il sistema bancario.

Chi vuole tutelarsi deve quindi per prima far analizzare la propria situazione stando attento a non intaccare in truffe: se vuoi approfondire questo argomento ti lascio il link di un mio post sull’argomento:https://www.bartolinistudiolegale.com/usura-bancaria

Analizzeremo, quindi, un caso eclatante preso tra molti altri esempi che quotidianamente si vedono nelle aule giudiziarie da chi fa come mestiere quello di difendere i correntisti.

Pertanto, sei curioso di come le banche siano favorite giudizialmente a danno del correntista?

Continua a leggere, allora, questo post perché ti voglio far capire di come i giudici, spesso, siano propensi a dare ragione alle banche anche stravolgendo i concetti normativi.
Ti voglio chiarire questo aspetto in quanto devi sapere che una azione contro la banca è sempre una strada in salita che si dovrà affrontare anche in caso di ragione.

Vincite assicurate

Chi ti assicura la vincita in questi casi non ti sta raccontando la verità.
Per quanto mi riguarda, invece, preferisco fare una causa in meno tutelare il cliente come se la problematica mi riguardasse personalmente.
Come forse saprai l’art. 117 TUB prevede che i contratti bancari debbano essere scritti a pena di nullità e che una copia deve essere consegnata al cliente.

Andiamo al punto!

Poiché uno degli elementi essenziali del contratto è la volontà delle parti che si manifesta, nei contratti scritti, con la sottoscrizione del contratto tra le parti contraenti, anche i contratti bancari dovrebbero essere sottoscritti dal correntista e dall’incaricato della banca
Nella prassi si manifesta invece l’ipotesi in cui i contratti vengono solo sottoscritti solo da una parte – dal cliente ; sono contratti mono firma.

Il contratto mono firma

Come i giudici interpretano, quindi, la legge a favore delle banche
Stando ai principi base del nostro ordinamento tale contratto non dovrebbe essere valido anche in quanto non rispecchierebbe il disposto dell’art. 117 TUB
E’ questa una delle eccezioni che spesso venivano avanzate in corso di giudizio e che mettevano la banca in non poche difficoltà.
I giudici per arginare questo problema si sono inventati questo escamotage .
Nel nostro ordinamento le forme contrattuali previste sono ad substantiam e cioè quando un contratto deve avere la forma scritta per la sua validità o ad probationem e cioè quando la forma è indispensabile per dare la prova della sussistenza di tale contratto e del suo contenuto.

Guarda il video del post

Altre forme previste dalla legge non ve ne sono.
Ma per arginare il problema dei contratti monofirma e non dover dar torto alle banche la giurisprudenza si è inventata una terza forma : quella c.d. di protezione.
In pratica si dice che la forma prevista dall’art. 117 TUB non è una forma a substantiam né a probationem ma sarebbe una forma solo a tutela del correntista in quanto questi, anche a distanza di tempo, può sempre andare a leggersi cosa sia stato pattuito e controllare la conformità delle operazioni con le clausole contrattuali.
Pertanto se questa è la funzione della forma prevista dall’art. 117 TUB il contratto monofirma è valido.
Ora non bisogna essere un giurista per capire che ciò è veramente uno stravolgimento dei principi base tra l’altro con una presa in giro per il correntista.
Si vuole infatti far passare un escamotage giuridico a favore delle banche come un qualcosa a protezione del correntista. La forma di protezione sarebbe quella che il cliente può andarsi a rileggere le clausole contrattuali a distanza di tempo?
Ti sembra questo un tipo di protezione?

Conclusioni

Da questo post e da come i giudici interpretano la legge a favore delle banche,  avrai già capito che in una causa contro la banca ( non che questo poi non capiti anche in altri contesti) si può arrivare a stravolgere principi base del nostro ordinamento per favorire le banche.
Pertanto anche se non ti dovrai far scoraggiare da ciò in quanto l’istituto bancario gioca proprio su questo, dovrai essere preparato ad affrontare ogni eccezione e soprattutto proporre una causa con cognizione e consapevolezza.

Se vuoi una consulenza o se vuoi affidarmi la tua pratica scrivimi a

[email protected]

sarò lieto di ascoltarti e difenderti nel migliore dei modi

 

Vuoi saperne di più?

Richiedi una consulenza

Leggi anche

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla newsletter

E riceverai una mail ogni volta che pubblicheremo un nuovo articolo.

×

Clicca qui sotto per contattarci tramite WhatsApp

×