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Come sfuggire ai creditori

Come sfuggire ai creditori…..o anche come lo stato non tutela i creditori. Certo! Perché la domanda presuppone un escamotage da parte di chi si è obbligato ad adempiere nei confronti di un terzo soggetto e non vuole farlo ed una mancata tutela che lo Stato offre al creditore permettendo al debitore di sottrarsi dal suo adempimento.

E se è ben noto che in Italia i veri “potenti” sono i nulla tenenti immuni da tasse e da qualsiasi richiesta venga loro fatta senza però che ciò comporti sacrificio alcuno tantochè la casa la intestiamo alla figlia, la macchina la prendiamo a leasing, costituiamo un fondo patrimoniale o persino un trust e chi si è visto si è visto.

Il creditore, invece, per tentare di recuperare il proprio credito deve solo spendere: spendere per le indagini, per il contributo unificato, per la registrazione della sentenza o del decreto ingiuntivo e per le tasse ed iva su una fattura mai riscossa. Mi è capitato un cliente, una volta, che aveva la casa all’asta da parte di Equitalia in quanto aveva emesso delle fatture nei confronti di una società per oltre 100.000 euro, fatture mai pagate. Non era riuscito a recuperare alcunché perchè la ditta creditrice era fallita e lo Stato aveva richiesto tasse ed iva sulle fatture emesse. Il povero però non aveva questi soldi e quindi si vedeva mettere all’asta la propria abitazione. Ma è giustizia questa?

Bè. Non ci si deve mai meravigliare abbastanza.

Ma forse alcune volte si scoprono fatti che hanno dell’incredibile.

E’ il caso di via dei Vageri ovvero della via che non esiste. Questa via a cercarla non si trova eppure se andiamo in municipio, nella segreteria generale e chiediamo l’ultima delibera di toponomastica la via risulta. Ma è questo che ha dell’incredibile, questa via esiste solo sulla carta e non realmente. Ma perchè allora far risultare una strada che in realtà non esiste? Perché serve al Ministero degli interni per dare una sistemazione formale, un domicilio ai senzatetto.  Questa idea nasce quindi in Ministero e percorre una strada simbolica che accomuna tutti i Comuni che debbono inventarsi una via per i barboni. Il Ministero ha persino suggerito il nome della via : via del Municipio. Ma Viareggio ha scelto un nome di fantasia e cioè via dei Vageri in quanto altrimenti – si è sostenuto – si capirebbe chiamandola con il nome suggerito dal Ministero che quello è solo un domicilio virtuale e ciò ghettizzerebbe i senzatetto. E quindi una strada di fantasia sarà quella che percorrerà il creditore che andrà a cercare di recuperare il dovuto da parte di chi risulterà residente in via dei Vageri e di chi, forse furbescamente e non per un destino avverso, avrà deciso di prendere ivi la propria residenza.

 

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