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Crisi economica e fallimento: chi può attivare la procedura?

In questi momenti di crisi frequente è vedere imprese chiudere , anche ditte con alle spalle diversi anni di lavoro. La nuova legge fallimentare prevede che il fallimento possa avere inizio su richiesta solo di tre soggetti.
Prima di tutto l’imprenditore deve essere, ovviamente, in stato di insolvenza e cioè deve essere incapace di far fronte ai debiti e di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. Non possono fallire i piccoli imprenditori e gli enti pubblici. Si ricordi , però, che non sono piccoli imprenditori coloro che , anche se in forma individuale, hanno effettuato investimenti superiori ai 300 milioni di euro ovvero hanno realizzato negli ultimi tre anni o da quando hanno avviato l’attività ricavi superiori a 200.000 euro. Il fallimento può essere chiesto dall’imprenditore -debitore, dal Pubblico Ministero o dai creditori.Il PM agisce solo quando vi sia in corso anche un procedimento penale. Se , invece, è lo stesso imprenditore a richiedere il suo fallimento questi deve depositare le scritture contabili e fiscali obbligatorie unitamente ad una relazione particolare nella quale si illustri lo stato delle sue attività, l’elenco dei creditori e debitori, l’elenco di coloro che vantano diritti reali su cose nel possesso del debitore e l’indicazione delle cose sulle quali gravano detti diritti, l’indicazione dei ricavi degli ultimi tre anni

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