Home » Blog » Diritto Civile » Il bambino innocente!

Il bambino innocente!

Non abbiamo potuto astenerci dallo scrivere il nostro disappunto e rammarico dinanzi alle immagini che qui riproponiamo e che sono state oggetto di scandalo in questi giorni . Ci riferiamo alle immagini mandate in onda dal programma televisivo ” Chi l’ha visto” programma a cui diamo tutta la nostra solidarietà e che sono, a dir poco, vergognose. Vergognose perchè un bambino non può essere oggetto di simili atteggiamenti in quanto essere innocente e che non deve MAI subire le angherie che i propri genitori consapevolmente e scientemente si sono decisi di fare : LUI non ha preso nessuna decisione a questo! Vergognose in quanto si vede bene come a volte , non sempre è bene sottolinearlo, alcuni funzionari delle forze dell’ordine agiscono : ” lei non è nessuno” !?! Quanta vergogna ed ignoranza vi è in una frase simile!! Frase che non deve essere mai detta soprattutto da un funzionario dell’ordine che non può certamente giustificare il proprio atteggiamento da una situazione di forte stress a cui deve essere abituato ed addestrato. Qeusta frase dovrebbe far riflettere molti magistrati i quali sono soliti, molto spesso, dare più peso alle parole di pubblici ufficiali che fanno il bello ed il cattivo tempo trincerandosi dietro una divisa, che non alle parole di onesti cittadini. Non vogliamo fare certamente di tutta l’erba un fascio perchè molti agenti svolgono il loro lavoro egregiamente, mettendo la propria vita al servizio dello Stato e a nostra difesa. Non trascuriamo poi il peso che i giudici hanno in queste vicende, parlando in generale perchè della vicenda specifica si può solo contestare i modi di agire ma non il provvedimento preso dal Tribunale in quanto criticarlo sarebbe sciocco senza avere cognizione della carte processuali.

In generale, però, bisogna sottolineare come quando ci si rivolge al Tribunale per qualsivoglia necessità, si deve avere la fortuna di incappare in un giudice scrupoloso ed attento che si prenda a cuore la vicenda. Ma come si può, però, parlare di fortuna in un servizio così importante quale quello dell’amministrazione della giustizia? Eppure bisogna guardare in faccia alla realtà e essere consapevoli che per cercare di far valere i propri diritti non bisogna sottovalutare la fortuna. Molte volte una causa può capitare dinanzi ad un giudice menefreghista, disattento ed impreparato : ecco che così si combinano i guai irreperabili nelle vite delle persone. Nel caso in esame quasi probabilmente, invece, il giudice è stato scrupoloso garantendo il diritto di un padre a vedere il proprio figlio, diritto che spesso non viene tutelato come si dovrebbe. Si ripete quello che non va è il modo di operare. Certo è capibile che in qualche modo si doveva pur dare esecuzione al provvedimento e che forse in altri modi non ci si era riusciti ma agire di forza sul bambino si crea un trauma nello stesso. Notizie riferiscono che il bambino è sereno e sta bene e con tutto il nostro cuore glielo auguriamo ma purtroppo i problemi psicologici che tali situazioni possono comportare si avvertono con il tempo e non immediatamente : le vittime delle stragi ci hanno dato questo insegnamento a loro spese.

Sicuramente una cosa è certa!

Quanto è accaduto non doveva accadere ed è l’ennesima violenza su un bambino innocente. Molte altre se ne verificano quotidianamente e la maggior parte non vengono portate agli onori della cronaca. Si rammenta da ultimo, ad esempio, il caso di un giudice che nonostante la moglie fosse scappata con l’amante , persona tra l’altro poco raccomandabile, ed avesse creato ad arte una certificazione medica per giustificare tale levata di testa, con tanto di prove alla mano, aveva deciso di assegnare la casa familiare alla moglie permettendo così che l’amante ci andasse persino a vivere insieme; casa in cui vi erano due bambini piccolissimi i quali rimarranno traumatizzati a vita da questa vicenda.

E’ giusto quindi che i giudici debbano decidere, è il loro lavoro ma quello che va condannato che qualora questi commettano errori giudiziari nessuno gli chiede poi il conto. Troppo facile dire che il farli pagare minerebbe la loro indipendenza! Tutte scuse!!! Se pagassero come chiunque commette errori ,sicuramente starebbero più attenti e quando prenderebbero una decisione lo farebbero con cognizione di causa e non all’acqua di rose come molte volte, troppo spesso, avviene. Il Presidente del Tribunale di Venezia ha così commentato i fatti :”siamo tutti molto addolorati da questa vicenda, stupiti che le cose siano andate in maniera così maldestra e con queste modalità di violenza nei confronti del bambino, in generale sia i servizi sociali che le forze dell’ordine sanno come comportarsi e siamo soddisfatti di come operano, non è mai successo prima”. “E’ sfuggita di mano l’esecuzione del provvedimento – prosegue – tante volte lo si fa con l’assistenza della forza pubblica, ma non si può coinvolgere il bambino in una sollevazione di popolo, dove viene ancora una volta strumentalizzato dagli adulti”. Insomma, “non si è riusciti a contenere la reazione del bambino, che era comprensibile, in presenza di una strumentalizzazione da parte della famiglia in funzione del conflitto della coppia genitoriale: la vicenda è complessa, singolare, non è una normale vicenda di conflitto familiare”. Il corpo di polizia di cui l’agente che ha proferito le parole ” Lei non è nessuno”è partito poi all’attacco perchè come si sa l’attacco è sempre la migliore difesa. Infatti la zia ed il nonno del minore sono stati denunciati per oltraggio e resistenza ad un pubblico ufficiale ( ma non era invece il pubblico ufficiale ad avere oltraggiato ?).

                                                         GUARDA IL VIDEO

Tali parole comunque sono significative : siamo in una dittatura a cui piace farsi chiamare democrazia. E le forze dell’ordine non fanno altro che rispecchiare la situazione attuale italiana. Dire che oggi l’Italia è un paese democratico è davvero credere in Alice e nel Paese delle Meraviglie : quale stato democratico controlla i propri cittadini non permettendogli di prelevare i propri soldi per somme superiore ai 1000,00 euro senza giustificazioni? Concludendo non ci poniamo in questa vicenda nè dalla parte della madre nè dalla parte del padre e della zia, ma ci schieriamo con l’unica parte che ha diritto ad essere sostenuta : il BAMBINO, vittima di questa vergogna. A lui va il nostro più sincero in bocca al lupo per un futuro sereno di cui ogni bambino ha pieno diritto.

Vuoi saperne di più?

Richiedi una consulenza

Leggi anche

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla newsletter

E riceverai una mail ogni volta che pubblicheremo un nuovo articolo.

×

Clicca qui sotto per contattarci tramite WhatsApp

×