In Italia vigono delle leggi – molte per sincerità – spesso non applicate dai Tribunali. Il rito sia esso civile che penale, spesso è solo parola stampata sulla carta alla mercè dell’umore dei giudici. Chi opera nel diritto si sarà sicuramente trovato a sollevare un’eccezione fondata e puntualmente rigettata anche dinanzi alla evidenza. Notifiche errate, riti non seguiti, spesso vengono superati dal “buon” senso di chi deve giudicare ( che spesso di buono non ha proprio nulla). Pensiamo alla molteplicità delle cause dinanzi al giudice di pace e a come spesso – per fortuna non sempre – queste vengono decise in malo modo. Ciò che vale oggi, domani può non valere e si assiste impassibili ed inermi alla mutazione quotidiana ed arbitraria della applicazione del diritto. Si parla spesso di certezza del diritto ma quale materia è meno certa di questa? Ove la “scienza” non si basi su leggi scientifiche ma bensì su interpretazioni e valutazioni personali dell’uomo non può tendere alla certezza. Non si vuole certamente generalizzare in quanto, vi sono giudici competenti e seri ma, credo ,che chiunque svolga l’attività forense come mestiere si sia imbattuto nelle situazioni di cui sopra.