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Passano i secoli ma le cose non cambiano : Dante ce lo spiega.

Manovra di Ferragosto, Semplificazione dei riti, Legge Salva Italia, Manovra Estiva, Svuota Carceri, Cresci Italia ecc.. Leggi e riforme che nascono come funghi e dopo poco scompaiono e quello che prima era inderogabile, oggi, non lo è più. In questo caos non ci si capisce più nulla: se un paese dovesse misurare la sua civiltà dalle proprie leggi, l’Italia non sarebbe certamente un paese civile. ” Bè mi tempi” potrebbe dire qualcuno ….” quando si stava peggio, si stava meglio….”. In realtà le cose erano così anche all’epoca di Dante ed è proprio questi che ci narra della situazione legislativa dell’epoca nel Canto VI del Purgatorio :

Atene e Lacedemona, che fenno

l’antiche leggi e furon si civili,

fecero al viver bene un piccolo cenno

verso di te, che fai tanto sottili

provedimenti, ch’ha mezzo novembre

non giunge quel che tu d’ottobre fili.

Quante volte, del tempo che rimembre,

legge, moneta, e rinovate membre!

E se ben ti ricordi e vedi lume,

vedrai te somigliante a quella inferma

che non può trovar posa in su le piume,

ma con dar volta suo dolore scherma.

Le leggi di Solone ad Atene e di Licurgo a Sparta sarebbero state ben poca cosa, a paragone della sottigliezza dei provvedimenti fiorentini che però non durano da metà ottobre a novembre. In settecento anni, quindi,nulla è cambiato. Quelle norme, come oggi, venivano rimangiate non appena emanate . Oggi bisognerebbe però anche avere una mappa per orientarsi nelle varie leggi in vigore.

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