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Abolizione delle tariffe: vantaggio o svantaggio per il cliente?

Le vecchie tariffe sono state abolite ed oggi non esistono più.

Vi sono, in realtà, delle tariffe che il giudice può applicare ex DM 140/2012, ma sono strumento solo giudiziario non usufruibile altrimenti.

Quindi, via libera alla libera contrattazione!

Molti potrebbero tirare un respiro di sollievo in quanto si va dai professionisti ( l’abolizione riguarda anche consulenti, notai, commercialisti oltre che avvocati) e si sa quanto si spende!

In passato spesso, molte persone si erano trovate strette nella morsa delle tariffe trovandosi a sostenere una spesa non preventivata. Certo che anche allora un po’ di oculatezza avrebbe potuto salvare il “malcapitato” da inaspettate sorprese. Ma oggi, questo è quello che conta, non è più così!

Non vi sono più tariffe da applicare e non vi saranno più sorprese perché tutto è lasciato alla libera contrattazione tra le parti.

Tutto questo sembra un vantaggio. Sembra!

Infatti a seguito dell’entrata in vigore del DM 140/2012 si sta verificando un fenomeno allarmante e preoccupante che presto mieterà le proprie vittime.

Infatti diverse persone si sono rivolte a professionisti facendosi fare un preventivo e poi si sono recati in altri studi mostrando il preventivo fatto e così “giocando” al ribasso di prezzo. Dopo molto girovagare e prezzi sempre più bassi finalmente,queste persone trovano pace, conferendo il mandato ad un professionista che costretto dalle esigenze del mercato e dalla crisi attuale sirende disponibile ad assisterli a tariffe stracciate. Questo atteggiamento però alla lunga sarà controproducente sia per il professionista stesso che per il cliente.

Il primo infatti, si addosserà spesso una responsabilità non preventiva ed una pratica che comunque faticherà a seguire in quanto per tirare fuori il guadagno mensile dovrà lavorare in quantità e non in qualità ( spesso ciò vuol dire un disbrigo della pratica in velocità e con poca attenzione); il secondo si troverà ad essere mal seguito e si troverà ben presto vittima del suo stesso gioco.

Un vecchio proverbio dice ” chi più spende meno spende”!

Con questo non si vuol certo dire che bisogna farsi dilapidare il patrimonio per avere assistenza ma un professionista onesto e giusto nel prezzo sarà sempre la scelta migliore. Diffidare, quindi, da coloro che offrono servizi a bassissimo costo ( la qualità non è mai alla mercè del mercato). Diffidare da coloro che abbassano i propri compensi in maniera drastica con danno della rispettiva categoria di appartenenza e della poca stima che hanno del proprio lavoro.

Via libera, quindi, alla contrattazione tra le parti ma questa deve essere comunque equa perché se così non fosse ci si troverebbe ben presto a pentirsene. Questo “fenomeno” si sta purtroppo divulgando ed è già balzato agli occhi della cronaca . A tal proposito non va dimenticato come la figura del professionista sia una figura indipendente e come tale deve rimanere e ciò è possibile quando questi è messo in grado di fare gli interessi del proprio cliente e di consigliarlo ( non sempre questo vuol dire dargli ragione ad ogni costo!) disinteressatamente. Ecco che allora si deve instaurare con il professionista un rapporto di fiducia reciproca, rapporto che i prezzi stracciati minano sin dall’inizio.

Su un altro fronte si è poi andato a riscontrare un altro fenomeno preoccupante : quello del gratuito patrocinio.

Alcuni professionisti infatti , svolgendo la pratica con il gratuito patrocinio, anziché fare gli interessi dei clienti tendono a chiudere il prima possibile le pratiche perché si ha diritto a riscuotere dallo Stato solo a pratica chiusa. In queste situazioni le cause di anni non sono ben viste proprio perché in tutto quel periodo il professionista dovrà lavorare gratuitamente. Finita la pratica questi dovrà presentare la notula ed attendere almeno due anni per la liquidazione da parte dello Stato ed inoltre con possibilità di vedere dimezzato il proprio avere. Chi lavorerebbe in simili condizioni? Ecco che quindi si sta verificando un fenomeno preoccupante e più diffuso di quello che si creda e cioè quello messo in atto da alcuni professionisti che mal consigliano i propri clienti volendo solo sbrigare la pratica il più velocemente possibile ( consigliando , in tal senso, anche accordi controproducenti). Ovviamente non si sta generalizzando perchè molti professionisti che svolgono il loro mestiere con il gratuito sono più che onesti, ma si sta evidenziando un comportamento comunque esistente.

Ecco quindi che non sempre pagare poco o usufruire del gratuito patrocinio equivale ad avere una buona assistenza ma , anzi, alcuen volte c’è il rischio che si verifichi il contrario.

Forse, riportandosi al titolo del presente post, è proprio il caso di dire che si stava meglio quando si stava peggio e cioè quando le tariffe erano in vigore!

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