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Come i furbi evitano il pignoramento

Come fanno i furbi ad evitare il pignoramento? Vediamolo assieme in questo post.

Ormai lo sanno tutti. In Italia vi sono tre poteri forti in Italia: il Papa, i Politici e i Nullatenenti.

Già….perchè nel Bel Paese se non hai nulla da perdere e non hai beni intestati puoi fare davvero il bello ed il cattivo tempo perché lo Stato ti tutela.

Ad esempio te ne potrai andare in giro a far debiti che non pagherai mai e permetterti persino, in alcune occasioni, di fare la voce grossa.

Molte volte, più di quelle che si può credere, mi è capitato, nel corso della mia professione, di imbattermi in questi “personaggi” che di fronte ad una trattativa se ne uscivano fuori con la classica frase : “ sono già bravo se offro qualcosa. Accettate…. oppure andate avanti così spendete e non prendete nulla!”.

E sotto sotto il furbetto ha anche ragione perché lo Stato per procedere al recupero del credito vuole essere pagato ed anche profumatamente.

Bisogna, infatti, pagare un contributo unificato per proporre un decreto ingiuntivo, pagare le marche per poter ritirare la copia autentica, pagare le spese di notifica e poi la registrazione che l’Agenzia delle Entrate ti chiede in quanto il creditore -udite, udite! – è obbligato in solido con il debitore per il pagamento della tassa di registrazione.

In pratica la registrazione degli atti giudiziari lo Stato la chiede a chi ha da perdere e sa che può essere aggredito prescindendo dal fatto che magari quel soggetto è colui che ha ragione e deve avere i soldi dal debitore che dovrebbe pagare il tutto: una vera e propria ingiustizia!

E’ una legge, questa, da Paese del Terzo Mondo (con rispetto assoluto per quei Paesi che legislativamente sono messi meglio).

E’ una legge che gioca su un sistema che sa bene che chi non ha nulla da perdere rimane indenne da qualsiasi azione civile: ecco perché lo Stato prevede il pagamento in solido!

E’ lo stesso motivo per cui l’istituto di mediazione che in altri Stati funziona benissimo in Italia non prende piede. Se io ho una società messa non tanto bene oppure sono un furbetto mi conviene più farmi fare causa in quanto, tra 4-5 anni quando la causa sarà finita, la società magari non esisterà più o magari i miei beni sono spariti e potrò salutare il mio creditore dalla mia BMW nuova di zecca presa con il leasing e pertanto non pignorabile.

Nel frattempo se ero sposato potrò aver fatto una separazione fittizia oppure se ho una compagna certamente non mi sposerò ma userò questa relazione per i miei fini intestando a Lei tutti i beni. Magari avrò stipulato un contratto di comodato ove la mia compagna o sua mamma mi concedono gratuitamente tutti i beni mobili che sono nella casa dove abito (rigorosamente in affitto) e il conto corrente userò quello intestato solo alla mia compagna ove comunque avrò la possibilità di lavorarci oppure avrò aperto un conto corrente all’estero magari a Dubai meta al momento a dir poco gettonata o infine avrò cavalcato l’onda delle nuove tecnologie ed avrò messo i miei soldi in Bitcoin.

Se invece ho una casa di proprietà oltre a venderla potrei fare un Trust che è difficile da aggredire oppure un Fondo Patrimoniale meno sicuro rispetto al primo ma che comunque crea non pochi grattacapi al creditore e poi le procedure immobiliari costano parecchio ( circa 10.000 euro di spese vive) e chissà se quel povero creditore a cui debbo 5000 euro si metterà a spendere una cifra del genere per cercare di recuperare il suo avere.

In realtà anche il furbetto potrebbe incontrare dei problemi qualora lavorasse o fosse pensionato perché, in questo caso, si può pignorare 1/5 dello stipendio o della pensione tolto, in quest’ultimo caso, il minimo vitale ( euro 500 circa).

Prima di fare questo lavoro venendo da una famiglia di lavoratori non avrei mai creduto che ci potessero essere così tante persone che non lavorano o almeno così fanno apparire. Non mi riferisco certamente a quelle persone oneste che hanno purtroppo perso la propria occupazione a cui va tutta la mia solidarietà ma a coloro che giocano sul sistema.

Molte volte mi sono domandato , dovendo recuperare un credito nei confronti di Tizio di cosa questi campasse anche perché Tizio aveva una bella macchina, andava in vacanza e a cena fuori e quindi non se la passava certamente male.

Bè a questa domanda non sono riuscito a darmi una risposta credibile.

Molti lavorano a nero ed anche se erano assicurati, pur di non pagare i loro debiti, si fanno licenziare o abbassare drasticamente la busta paga.

Altri stipulano contratti a chiamata o lavorano in aziende di famiglia senza assicurazione certi che di fronte ad un pignoramento presso terzi il familiare dichiarerà che Tizio da a volte una mano ma non lavora, altri ancora mettono su una attività in proprio creando società srl o cooperative varie che non fanno capo direttamente al debitore ecc.

Poi c’è anche il problema della residenza.

Il creditore, infatti, deve procedere alla notifica degli atti al debitore e se non lo trova sono guai. Può certamente fare la notifica ex art. 143 cpc alla casa comunale ma poi quando andrà a fare un pignoramento mobiliare se non sa dove il debitore abita rimarrà bloccato.

Anche qui mi sono trovato di fronte a persone che, come si suol dire, vivevano bene ma in realtà avevano la residenza in via del Vageri e cioè nella via che non esiste.

Questa via a cercarla non si trova eppure se andiamo in Municipio, nella segreteria generale e chiediamo l’ultima delibera di toponomastica la via risulta.

Ma è questo che ha dell’incredibile, questa via esiste solo sulla carta e non realmente. Ma perchè allora far risultare una strada che in realtà non esiste? Perché serve al Ministero degli interni per dare una sistemazione formale, un domicilio ai senzatetto. Questa idea nasce quindi in Ministero e percorre una strada simbolica che accomuna tutti i Comuni che debbono inventarsi una via per i barboni. Il Ministero ha persino suggerito il nome della via : via del Municipio. Ma Viareggio ha scelto un nome di fantasia e cioè via dei Vageri in quanto altrimenti – si è sostenuto – si capirebbe chiamandola con il nome suggerito dal Ministero che quello è solo un domicilio virtuale e ciò ghettizzerebbe i senzatetto.

Avete mai provato poi a fare un pignoramento allo Stato?

Bene è praticamente impossibile!

Tutti i beni Statali sono impignorabili. Una volta si riusciva a fare il pignoramento a Banca d’Italia ma poi anche questa possibilità è svanita proprio perché lo Stato sa bene come funziona il “sistema” e si è reso in pratica nullatenente pur avendo molti beni di proprietà.

Mi ricordo il caso di molti anni fa contro il Comune di Viareggio.

Il caso riguardava una signora che abitava in una casa popolare ed aveva la caldaia rotta che il Comune non voleva sostituire. L’anziana signora per non passare l’inverno al freddo dovette sostituire a sue spese la caldaia e chiedere i soldi al Comune dovendo fare persino una causa perché il Comune non ci pensava nemmeno lontanamente a pagare.

Arrivati a fare il pignoramento, in quanto avevo scoperto e pignorato un conto corrente del Comune presso l’allora Cassa di Risparmio di Firenze, il giorno prima dell’udienza di assegnazione, il Comune si era riunito ed aveva deliberato l’impignorabilità di quel conto. Fortunatamente l’eccezione che avanzai in quell’udienza e cioè che tutto era stato preordinato e fatto ad arte per non pagare venne accolta dal giudice e si riuscì ad avere il pagamento ma questo ci fa capire come opera chi è dentro il “sistema”.

Inoltre si badi bene che una volta che io ho vinto una causa contro lo Stato non posso subito eseguire la sentenza ma debbo attendere ben 180 + agosto che è mese di ferie processuale per poter iniziare ad eseguirla!

Questo è anche il motivo per cui le cause per la famosa legge Pinto poi sono andate nel nulla ( con la legge Pinto si può chiedere una indennità pari a 1500/200 euro allo Stato se la causa dura più di due anni in primo grado, due anni in secondo grado, ed uno in terzo grado)

E si potrebbero raccontare ancora molte storie su questo argomento come quella di chi aveva locato la propria abitazione ad uno che non aveva nulla da perdere e che ci ha messo anni per riavere la propria casa in quanto questi sfornava dei figli per evitare il pignoramento e stare in casa gratis ( un po’ come la Sofia Loren in quel famoso film che faceva i figli per non andare in galera).

Ed allora come comportarsi di fronte a queste situazioni?

Prevenire è sempre meglio che curare!

Pertanto prima di dare una casa in locazione a qualcuno fate delle ricerche sulla persona che andrete a mettere in casa vostra.

Se avete un credito da recuperare prima di spendere dei soldi per decreti ingiuntivi magari spendete qualcosa per verificare se il debitore lavora, ha conti correnti ecc.

Così facendo potrete andare a colpo sicuro e non percorrerete una strada di fantasia che potrebbe portarvi a cercare di recuperare il dovuto in via dei Vageri da chi, forse furbescamente e non per un destino avverso, avrà deciso di prendere ivi la propria residenza.

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40 commenti su “Come i furbi evitano il pignoramento”

  1. Ed io che ho fatto causa a chi avrebbe dovuto pagarmi e invece ha vinto al mio posto? Che faccio? Non potendo fare causa al giudice, muoio di fame?Per giunta mi ritrovo con pensione e conto corrente pignorato e fino alla data dell’udienza non so davvero come tirare avanti.
    Cosa mi suggerisce visto che non posso più permettermi nemmeno l’avvocato.
    Grazie

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    • Le suggerisco di rivolgersi ad un legale che svolge la propria attività con il gratuito patrocinio così non dovrà corrispondere alcunchè avendo diritto all’attività gratuita. IL legale dovrà quindi valutare le carte processuali e la possibilità di ricorrere e/o opporsi al processo esecutivo

  2. La ringrazio, ma a quanto pare non posso fare opposizione al processo esecutivo perché non ci sono vizi di forma. Così mi è stato riferito in cancelleria.
    Davvero, non è possibile in uno Stato come quello italiano che ci siano in vigore queste norme. Non dico che non avrebbero dovuto farmi il pignoramento presso terzi, ma almeno svincolarmi la pensione visto che ormai l’ente pagatore sta già trattenendo 1/5 e sta accreditando la pensione sul conto corrente che è pure pignorato.
    Un cittadino così impazzisce e muore di fame.
    Grazie di nuovo

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  3. Una consulente del giudice indicata dal tribunale svolge una consulenza tecnica d’ufficio…
    A distanza di 5 anni il tribunale liquida il compenso alla consulente…
    Io con gratuito patrocinio mi ritrovo a pagare una cifra di 4000 euro, perché io?
    Io ero la controparte ma non ho chiesto di far nessuna perizia o comunque sia io ho tuttora gratuito patrocinio, perché allora devo pagare altrimenti entro 15 gg mi ignorano di solo sa cosa?

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    • La situazione che mi indica è già capitata anche ad alcuni miei assistiti e la trovo assurda.
      Premettiamo che chi ha il gratuito non deve pagare alcuna spesa!
      Il problema è che i giudici, spesso, facendo le cose su ciclostili prestampati mettono a carico di ambedue le parti il pagamento delle consulenza ed il consulente può richiedere il pagamento, pertanto, ad entrambe.
      Personalmente è accaduto che facessi presente al giudice che non poteva emettere una ordinanza di tal genere essendo la mia assistita con il gratuito e mi sono sentito rispondere: ” chi ha i soldi pagherà”.
      Di fatto anche in quel caso il consulente provò a richiedere il pagamento anche alla mia cliente a cui consigliai di non pagare ovviamente.
      Quindi se il consulente le facesse una azione per il recupero e lei dimostrasse che durante la causa era con il gratuito, il consiglio è quello di opporsi ad ogni atto che le pervenisse dal consulente.

  4. possono pignorare la mia busta paga come tirocinante (borsa lavoro) per alimenti alla mia ex ? lavoravo come dipendente ed ora sono in borsa lavoro

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  5. Sono rientrato, dopo aver vissuto all’estero per 20 anni nella mia città, e ho chiesto la residenza. Ho una multa ingiusta da pagare di 4000 euro. Ho fatto ricorso ma sembra inutile. Cosa devo fare se viene l’ufficiale giudiziario? Può pignorare nella casa di proprietà dell’azienda dei miei consanguinei?

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  6. Per puro caso ho saputo (dal Portinaio del palazzo) che un’auto dove abito, che prende da anni verbali per divieto di sosta, mancanza di “grattino” su strisce blu, è intestata ad un Vecchietto nulla tenente che ha la sola pensione sociale; ma l’auto la usa il Figlio! E pare non sia nemmeno assicurata…in questi casi conviene denunciare alle forze dell’ordine fornendo la targa oppure non si può fare nulla?

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  7. Ho ricevuto una raccomandata (atti giudiziari) è che devo pagare 9000 euro entro 10 giorni, se non va avanti il pignoramento, io sono disoccupato, sono in affitto, e ho una macchina usata, possono pignorare la mia macchina? Grazie

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    • E come sarebbe possibile? Il pignoramento verrà cancellato solo se pagherà l’intero importo più le spese legali. Potrebbe al limite, ricorrendone i termini di procedura, fare una istanza di conversione del pignoramento depositando 1/5 della somma in cancelleria e poi chiedendo al giudice un termine per saldare.

    • Salve avocato un informazione ho prestito da pagare se mi licenziano dal lavoro e sono un nulla tenente dopo mi arriva atto di precetto dopo che vedono che no ho niente mi anullano il pignoramento anche se dopo un anno inizo a lavorare grazie mille

    • Non annullano il pignoramento ma semplicemente questo sarà negativo in quanto il creditore non avrà beni su cui soddisfarsi. Se dopo però inizia a lavorare di nuovo può essere fatto un nuovo pignoramento per 1/5 dello stipendio

  8. BuonaSera,io sto’ subendo il pignoramento dello stipendio ma,devo pure pagare gli alimenti alla mia ex moglie,quindi potrei fare ricorso e pertanto oppormi all’esecuzione mobiliare?

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  9. BuonaSera.Ad esecuzione mobiliare gia’ avvenuta,il mio avvocato mi illuse e mi disse che,si poteva opporsi,quindi io accettai ingenuamente la sua proposta e pretese 300 euro,pero’ mi fece una fattura di soli 150 euro,a questo punto potrei denunciare l’avvocato all’ordine degli avvocati???

    Rispondi
  10. Il mio avvocato mi chiede 5000 euro. Ho cominciato con il gratuito patrocinio, poi ad un certo punto gli ho detto di chiudere i procedimenti che aveva aperto. Non ha acetato e ha rinunciato al mandato. Ho preso un altro avvocato il quale dopo un po mi ha detto di rinunciare al gratuito patrocinio perché avevo superato il reddito ( secondo lui devi prendere 700 euro al mese, se li superi non puoi chiedere il gratuito patrocinio perché vai nel penale). Cosi ho dovuto pagare io il secondo avvocato. Appena il primo avvocato ha saputo che avevo rinunciato al gratuito patrocinio mi chiede i soldi anche se sono passati 2 anni da quando lei ha rinunciato al mandato. Mi ha detto anche il pagamento da parte dello stato per il gratuito patrocinio è pronto per lei, però lei i soldi li pretende da me. Cosa devo fare? E se non la pago, rischio il penale?

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    • Sto alle informazioni che mi dice anche se non mi tornano.
      Il limite di reddito per il gratuito è di 11.400 euro annui più circa 1000 euro per ogni componente familiare in più. Quindi se lei guadagna 700 euro al mese e vive da solo può ovviamente accedere al gratuito: diverso è se nel suo nucleo familiare vi sono anche altre persone che percepiscono un reddito. Per quanto riguarda il precedente avvocato se tutta l’attività l’ha compiuta con il gratuito e gli è stato liquidato non può pretendere nulla da lei ma mi pare alquanto strano che le chieda 5000 euro facendole presente che lo Stato sta per pagare la sua parcella. A me pare più probabile il fatto che il precedente avvocato avesse instaurato dei procedimenti a suo favore con il gratuito, dopodichè lei è decaduto dal beneficio ed ha revocato il mandato al precedente legale. In questo caso chi l’ha assistita prima non percepirà il gratuito e quindi, giustamente, le richiede il pagamento che dovrà essere corrisposto. Se non paga non rischia il penale ma il pignoramento. Capirà che il precedente legale a cui lei ha revocato il mandato non può aver lavorato gratuitamente e che quindi è doveroso un pagamento: la soluzione migliore è cercare, pertanto, un accordo

  11. salve, ho un debito con delle finanziarie. premetto che nn ho nulla intestato e vivo con mia moglie e due figli in casa intestata a mia suocera, ho la divisione dei beni e ho un lavoro come dipendente! la mia domanda e possono pignorarmi casa o mobili o altro a me non intestato ? grazie

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    • Le possono pignorare 1/5 dello stipendio. Per i mobili non possono pigorarli se si dà prova documentale che questi sono di terzi, prova che molto spesso non si riesce a dare. Il fisco difficilmente però procede con il pignoramento mobiliare visto che spesso lo stesso risulta infruttuoso per il creditore

  12. Buonasera volevo un info:
    Sono stato chiamato da un avvocato dicedomi che due anni fa mi e stato notificato un decreto ingiuntivo che tra l’altro io nn ho neppure xche a me sinceramente nn e arrivato nulla e’ firmato nulla, cmq diceva che adesso loro prima di proseguire col pignioramento volevano sapere se volevo rientrare bonariamente..
    A me tutta questa cosa sembra strana.
    La mia domanda e qst:
    Xche aspertare 2 anni anni x pigniorare quando con un titolo esecutivo potevano farlo subito?
    Io credo che siccome sono nullatenente loro ci hanno provato gia , quando hanno visto che nn ho nulla mi hanno fatto questa proposta, cosa ne pensa lei?

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  13. Salve.. mi trovo nella situazione in cui un ufficiale giudiziario potrebbe venire a casa mia, dove vivo con mio marito ( ma la casa è intestata a me),per procedere ad un pignoramento dei beni di mio marito ma in questa casa ci sono anche beni miei ( oggetti ereditati dai nonni o regali dei miei genitori ) dei quali non ho fatture etc per dimostrare che SONO MIEI .. come è possibile che non ci sia un modo per non farmeli portare via ? E se c’è , potrebbe suggerirmelo ?..grazie in anticipo

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    • I beni non le verranno portati via ma verrà fatto un verbale di pignoramento e le verranno lasciati in custodia. Avverso tale verbale è possibile fare opposizione dimostrando che i beni sono suoi ma difficilmente potrà provare tali circostanze con testimoni in quanto serve la documentazione fiscale. Successivamente l’IVG. Istituto vendite Giudiziarie la contatterà per ritirare i beni da mettere all’asta ed in tal caso potrà acquistarli direttamente dall’IVG al prezzo stimato dall’Ufficiale Giudiziario nel verbale di pignoramento oltre spese salvando così i beni.

  14. Gentile Avvocato ho un problema riguardante un eventuale pignoramento sto’per sposarmi e la mia futura moglie è proprietaria di casa ammobiliata ;ho alcune cartelle esattoriali non pagate e non potendo per il momento trovare un accordo temo un pignoramento dall’agenzia delle entrate
    tengo a precisare che di alcuni mobili presenti nella casa della mia futura sposa essa non ha alcuna fattura al suo nome poiche’ricevuti in dono dalla madre ho due quesiti:
    il primo per evitare l’imbarazzante situazione di un sequestro mobiliare in quanto trasferendo nella casa coniugale questa diventerebbe La casa del debitore potrei lasciare la mia residenza all’indirizzo della casa che ho in affitto attualmente ?preciso che lascerò la casa ma la compagnia che me l’ha affittata mi ha assicurato che lascerà la mia residenza enza comunicare il rilascio.
    in questo caso non vi sarebbe alcun contatto tra me e le proprietà immobiliari e mobiliari della mia futura moglie?
    il secondo quesito qualora io trasferisca la mia residenza nella casa coniugale potrei fare predisporre dalla madre un atto di donazione di questi mobili di cui non ci sono documenti a favore della mia futura moglie anche prima del matrimonio ?so che comunque potrei produrli solo in caso di
    un sequestro facendo opposizione di terza
    GrazieDomenico Cagliostro

    Rispondi
  15. Salve ho subito un pignoramento nel conto corrente bancario della mia ditta individuale da parte del mio ex commercialista che ha “ vinto” ingiustamente la prima sentenza dopo 10 anni ( ho già presentato l’appello) ho creato una società unipersonale srlsemplicifata e volevo sapere se la banca mi aprirà un nuovo conto o se mi conviene mettere come amministratore un altra persona ed io socio o lasciare me come amministratore se non ci sono rischi cioè se il creditore non mi estende in pignoramento su quest’altro conto intestato alla società. Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno. Nella sua non si specifica se il pignoramento subito copre interamente il debito nei confronti del commercialista in quanto, se così fosse, non avrebbe nulla da temere.
      Se invece il pignoramento è stato incapienze il commercialista potrebbe procedere con nuovo pignoramento anche sul nuovo conto che eventualmente aprirà. Il consiglio è quello di mettere come amministratore altra persona

  16. Salve ho subito un decreto ingiuntivo con esportazione forzata conto corrente , il debito e di 13 mila , io sono nulla tenete non ho stipendio ,percepisci reddito di cittadinanza , e sul conto c’erano solo
    1000 euro , che il mio avvocato mi ha detto di lasciare perché Esiste minimo sostentamento , non pignorabile per sopravvivenza ,mi sono opposta descrivendo la situazione , all
    Appello dimostrando che non ho nulla possono prelevare quei 1000 togliendomi amche il minimo sostentamento ??

    Rispondi
    • Chiunque percepisce un reddito da lavoratore dipendente o pensione, ha diritto al limite di impignorabilità del conto per esigenze vitali.
      Il minimo vitale, ovvero, quella quota del conto corrente che non può essere né pignorata né sequestrata e che è pari al triplo dell’assegno sociale. A quest’oggi, l’importo dell’assegno sociale è pari a 460,42 euro, per cui il minimo impignorabile è di 1.381,26 euro.
      Se si parla di un conto, la cui giacenza è inferiore a questa somma, non è possibile procedere né al pignoramento né al sequestro. Se invece la giacenza è superiore, si pignora l’eccedenza. Esempio: se sul conto vi è una giacenza pari a 1.500 euro, si potrà pignorare la differenza tra 1.500 e 1.381,26, cioè 118,74 euro
      Le garanzie appena elencate, si applicano solo ai soggetti con redditi da lavoro dipendente o da pensione. Questo perché la norma si riferisce esplicitamente a loro. Ma, se sul conto confluiscono redditi di natura diversa (ad esempio pigioni per contratti di locazione) queste stesse garanzie vengono spesso disapplicate.

  17. Una domanda:
    In regime di separazione dei beni, il reddito della moglie si somma a quello del marito per definire la soglia per il gratuito patrocinio in sede penale?

    Rispondi
    • A mio avviso si considera perchè si guarda al nucleo familiare. Infatti nella dichiarazione che deve avanzare si debbono indicare i componenti del nucleo familiare ed i loro redditi senza specifica della separazione o meno dei beni

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