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La difesa violata!

 

Alcune volte ci si trova ad affrontare un processo penale caratterizzato, nel suo svolgimento,da qualunquismo. Alcune volte ci si trova ad affrontare un processo penale ove i diritti della difesa sono solo sulla carta in quanto messi a tacere da una maleducazione ed un modo di porsi non proprio di un giudicante che voglia definirsi tale : l’importante è definire prima possibile il processo e non andare in fondo alla verità! Alcune volte ci si trova ad affrontare un processo penale nel quale il giudice, prima ancora che inizi il processo, ha già emesso la sua sentenza, ovviamente di condanna. Queste situazioni, che sono solo alcune di quelle che si possono verificare, accadono più spesso di quanto uno creda. La difesa si trova sempre ad affrontare il processo in salita non essendoci veramente parità con l’accusa. Un testimone non citato dalla accusa? No problem! Tanto il giudice lo farà entrare con il 507 cpp! Un testimone della difesa da citarsi all’ultimo minuto? Nessun dubbio che il giudice non lo ammetterà: l’art. 507 c.p.p. non vale per la difesa! L’accusa non trova il teste, seppur non abbia fatto compiute ricerche? No problem! Si acquisiscono le dichiarazioni rese da questi nel corso delle indagini – SIT – ex art. 512 c.p.p. La difesa non trova un teste: problemi suoi! Decadrà dalla prova! Vi sono dubbi sulla responsabilità dell’imputato per il fatto a lui ascritto! Bè…in dubio contra reo!…tanto c’è l’appello! L’accusa chiede un rinvio per la discussione in quanto non è riuscita a prepararsi il processo? Nessun problema! La difesa chiede un rinvio per gli stessi motivi: si arrangi! E l’elenco delle situazioni possibili certamente non finisce qui. Quante volte è capitato che durante l’arringa della difesa il giudice approfittasse per scrivere la sentenza? Quante volte , in barba alle più elementari regole della cross examination, alle prime domande della difesa il giudice ha interrotto l’esame del teste facendo perdere di senso alle domande del difensore nonchè il filo del ragionamento? Quante volte , di fronte ad un impedimento del difensore, il giudice ,non accogliendo l’istanza di rinvio, ha nominato un difensore di ufficio che si è trovato, senza sapere nulla del caso, a dover inventarsi, in due balletti, una difesa sfociata , quasi probabilmente in una condanna? Quante volte è capitato che il giudice, seppur non dovesse sapere ancora nulla del processo e quindi non avendo ancora elementi per giudicare se il reo fosse o meno responsabile ha ragguardito la difesa consigliandogli di patteggiare altrimenti la pena sarebbe stata ben più severa. Di fronte a queste situazioni una sola domanda ci si pone : dov’è il diritto di difesa quando , a volte, ci si trova imputati e già condannati prima dell’inizio del processo? Questi atteggiamenti di alcuni giudici, per fortuna ve ne sono molti altri che sanno fare il loro lavoro, andrebbero non solo evidenziati ma anche denunciati con forza perchè sono quanto più contrario vi è ad un concetto di giustizia e verità a cui la legge dovrebbe tendere. Ricordiamoci che il giudicante è lì “ in nome del popolo italiano” ma di fronte a questi atteggiamenti non penso che il popolo italiano si riconosca nel giudicante !

 

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