Varcando le soglie dei tribunali quotidianamente, l’impressione che mi sono fatto del funzionamento della giustizia è contraddittoria in quanto ,da un lato, non si può che avere un quadro negativo della situazione mentre dall’ altro si può notare come molte persone siano impegnate quotidianamente nel loro lavoro , oltre il consentito ed il retribuito, affinchè gli uffici funzionino.
Come è noto non si può fare di tutta un’erba un fascio e per chi lavora nella giustizia questa regola non fa certo eccezione.
Così come vi sono giudici e cancellieri che hanno fatto della maleducazione la loro caratteristica principale, vi sono, anche, altrettanti giudici e cancellieri che fanno il loro lavoro nel migliore dei modi con gentilezza, disponibilità, preparazione ed onestà.
Per quanto la gentilezza un discorso a parte va fatto per i giudici in quanto è giusto che abbiano quella autorevolezza ( che mai deve sfociare in maleducazione) tale da far si che l’udienza venga condotta nel migliore dei modi, soffocando l’emotività che a volte prende le parti presenti, avvocati inclusi.
Per le parti e per gli avvocati non può essere diversamente, per quanto riguarda l’emotività. Un famoso detto recita “ il medico pietoso fa la piaga puzzolente” ma questa “regola” non può valere per gli avvocati.
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